LA STORIA SEGRETA DEGLI ITALIANI (Parte 61)
DEGRADO NAZIONALE, SPLENDORE INTERNAZIONALE
Se da una parte in Italia assistevamo ad un inarrestabile declino culturale, il modo di fare politica all'italiana ed in larga misura di amministrare molteplici città e milioni di persone fu' spunto di emulazioni in tutta europa, dove le famiglie nobili al potere, nei vari stati, tenevano sotto osservazione la nostra penisola, muovendosi di conseguenza nei propri domini a seconda dell'evolversi politica-italiana.
Anche l'arte e il pensiero barocchi, elaborati a Roma a cavallo fra Cinquecento e Seicento, avranno una forza di attrazione e una proiezione internazionale non certo inferiori.
È comunque un dato di fatto che ancora per tutta la prima metà del Seicento e oltre, l'Italia continuò a essere un paese vivo, capace di elaborare un pensiero filosofico con il grande Giordano Bruno, e uno scientifico con Galileo Galilei, di altissimo profilo, senza trscurare la pittura sublime di Caravaggio, un'architettura unica ed una musica, sia strumentale sia operistica che fece scuola.
A questo proposito ricordiamo il melodramma tipico napoletano nato in quegli anni che come dicevo precedentemente mise le basi dello spettacolo volgare, semplice, passionale, rivolto al popolino.
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