QUANDO I FRANCESI CI RIPROVARONO

 


LA STORIA SEGRETA DEGLI ITALIANI (parte57)
I FRANCESI CI RIPROVANO
Le mire francesi sull'Italia furono ereditate nel 1515 dal nuovo re di Francia Francesco I, che con una nuova armata francese scese in Italia, battendo la Lega nella battaglia di Villafranca e congiungendosi il 13 settembre alle forze veneziane nella battaglia di Marignano, dove venne conseguita la vittoria finale e facendo sostanzialmente tornare la mappa dell'Italia allo stato precedente il conflitto.
Francesco I (Enkita) fu protagonista col rivale Carlo V (Enlilita) di una lunga lotta per l'egemonia continentale che ebbe in Italia il suo principale teatro (come sempre e' stato, ed e' tutt'ora, il territorio italiano ha sempre rappresentato il "tassello" strategico da conquistare per poter dichiarare vinta quest'eterna battaglia navale fra le due governance dei supersapiens). Col trattato di Noyon del 1516 alla Francia (sotto la governance enkita) veniva confermato il possesso del Ducato di Mediolanum e alla Spagna (sotto la governance enlilita) quello del Regno di Napoli.
Questo accordo non bastò a spegnere le rivalità, che esplosero nuovamente nel 1519 con l'elezione a Imperatore del Sacro Romano Impero di Carlo V, già re di Spagna, Napoli, Sicilia. Nel 1521 le armate francesi scesero nuovamente in Italia con l'obiettivo di riconquistare il reame napoletano, ma furono sconfitte. Francesco I fu fatto prigioniero a Pizzighettone e condotto in Spagna per essere liberato con la firma del Trattato di Madrid (1526) dietro cessione di Milano agli Sforza-Enliliti sotto la protezione Imperiale nel 1525.


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