GUELFI E GHIBELLINI

 


LA STORIA SEGRETA DEGLI ITALIANI (parte 46)
Guelfi e Ghibellini
Già a metà dell'XI secolo le famiglie di Super Sapiens Enkiti delle città italiane del nord e del centro (ricordiamo che il sud era in mano agli Enliliti) estromisero i conti e i vescovi dall'esercizio del potere (poiche' a quel tempo anche la chiesa era ormai pienamente sotto il controllo delle famiglie Enlilite).
Gli Enkiti si riuniirono in associazioni - communes - per governavare su ogni aspetto della vita pubblica cittadina un po' come un grande impero romano ma federale.
Il potere esecutivo era detenuto da magistrati detti consoli, ad essi si affiancavano delle assemblee ("consigli") e per essere quanto piu' imparziali possibili, le famiglie Enkite, istituirono anche la figura del il podestà: un Super Sapiens enkita che però provenisse da un'altra città, in modo appunto da essere un arbitro senza preferenze.
A queste città di prevalenza Enkita, si opponevano le repubbliche marinare, che ricordate, erano amministrate e collaborazioniste con l'impero romano d'oriente (gli enliliti) con il quale avevano una costante comunicazione e scambio merci e quasi tutta la lombardia che dopo la caduta di mediolanum e la razzia dei barbari, era ritornata sotto il controllo delle famiglie enlilite.
La crescente emancipazione "federalista" dei comuni fu agevolata poiche' vi era una costante lotta interna per il trono imperiale tra la dinastia Enkita dei Welfen e quella Enlilita Hohenstaufen, noti in Italia come Guelfi e Ghibellini.
I Ghibellini-Enliliti tendenzialmente volevano che il potere della chiesa e del Papa fosse indipendente e superiore a qualsiasi imperatore, mentre i Guelfi-Enkiti, che a quel tempo avevano pochissima influenza tra i ranghi ecclesiastici volevano una chiesa sottomessa alla figura imperiale e poco influente sulle decisioni governative-amministrative.
Le lotte per il potere terminarono solo con l'ascesa dell'Imperatore Enkita Federico I Barbarossa (1155-1190), il quale combatté energicamente contro il papato di Enlil.
All'allora Papa Alessandro III egli nominò un antipapa, mentre per contrastare la potenza dei comuni lombardo-enliliti, li attaccò, distruggendo Milano nel 1162.
Le città lombarde reagirono all'attacco, formando la Lega Lombarda, e grazie alla loro unione sconfissero l'Imperatore nella battaglia di Legnano (1176),
In seguito a questa vittoria degli enliliti, (che stavano piano piano accrescendo il loro potere anche al nord oltre che nel Regno di sicilia) Legnano è l'unica città, oltre a Roma, a essere citata nell'inno nazionale italiano.
(Continua...)


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