QUANDO GLI ENKITI DIVENNERO CAROLINGI

 


LA STORIA SEGRETA DEGLI ITALIANI (parte 40)

I SUPER SAPIENS ENKITI DIVENTANO CAROLINGI.

Molti Super Sapiens Enkiti, approfittando dei salvacondotti che venivano loro offerti dalle tribu' barbare, si radicarono nei territori che attualmente conosciamo come Francia e Germania. Con il passare del tempo, il loro stuatus di "potenti" dell'ormai caduto impero romano d'occidente, non venne a cadere ma anzi, furono accompagnati da una sorta di leggendaria e mitologica discendenza divina, che li vedeva dalla parte del popolo, i "populares", al contrario della frangia dei Bizantini (quelli dell'impero romano d'oriente) che invece cercavano di preservare la loro supremazia sull'uomo, come il grande Annunnaki Enlil aveva loro impartito.

Questa leggendaria origine dei Semidei Enkiti, li insignirono dei primi titoli nobiliare europei, ed e' da questi rami nobiliari che poi nacque la discendenza Carolingia.

Quando i Caroligi furono sicuri di avere dalla loro parte l'appoggio di un esercito numeroso, l'approvazione popolare, la ricchezza, e il sostegno "divino" del Papa Stefano III (super sapiens Enkita) mossero guerra contro i "barbari" longobardi, gli stessi che nei secoli precedente li avevano salvati dalla furia del popolo.

Il Carolingio Carlo Magno, si scagliò contro il re dei Longobardi "Desiderio" divenuto nel frattempo, re d'Italia.

La guerra tra Franchi e Longobardi si concluse nel 774 con la vittoria di Carlo, che assunse il titolo di Rex Francorum et Langobardorum ("Re dei Franchi e dei Longobardi") e unificò l'Italia del nord "Langobardia Maior" al suo Regno dei Franchi.

Vorrei porre l'attenzione sul comportamento della frangia dei Super Sapiens Enkiti, per farvi capire come ragionano i nostri mandriani.

Seppur parliamo di quella parte dei Semidei a favore dell'autodeterminazione dell'uomo, essi erano (e sono) creature dal "sangue freddo" che hanno sviluppato un cervello ed un pensiero "rettile".

Quest'evoluzione cerebrale come abbiamo già precedentemente approfondito porta loro ad essere "determinati", "calcolatori", "precisi" ma tendenzialmente poco empatici.

Quindi ad esempio, quando noi comuni esseri umani, ci identifichiamo in un pensiero politico, o nelle azioni di un uomo appartenente all'elite delle "sacre famiglie", non dobbiamo mai dimenticare che per "loro" noi siamo sempre in ogni caso, esseri inferiori.

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