#libri #recensione "L'idiota" di Fedor Dostoevskij
Letto in concomitanza (non a caso) col vangelo di Giovanni rivisitato da Sibaldi, ove la figura di Gesù viene riconsiderata, in questo romanzo si capisce subito che il protagonista è tratto appunto dalla bontà d'animo e dalla purezza del Cristo. Straordinario il discorso sull'essenza del cattolicesimo romano, un'estensione dell'impero romano d'Occidente studiato a tavolino.
Anche il socialismo è figlio del Cattolicesimo. Il socialismo e l'ateismo, che gli è fratello, sono frutti della disperazione e si oppongono moralmente al Cattolicesimo per imporre loro stessi nel ruolo che una volta era della religione ma che la religione ha perduto. Ateismo e socialismo vogliono spegnere la sete spirituale del genere umano e salvarlo non più con Cristo, ma con la violenza. E' data con la forza, l'unione realizzata con il ferro e con il fuoco! "Non devi credere a Dio, non devi possedere niente che sia tuo, non devi avere una personalità ... fraternité ou la mort... due milioni di teste e la rivoluzione scorrerà liscia come l'olio!".
Fëdor Dostoevskij
Trama:
Il principe Myskin, ultimo erede di una grande famiglia decaduta, è una creatura spiritualmente superiore, la cui «idiozia» consiste in un'assoluta mancanza di volontà e in una fede assoluta negli altri. Dopo un lungo soggiorno in Svizzera, al ritorno in patria si trova coinvolto in un vortice di storie d'amore vissute con passione torbida e violenta, che hanno come protagonisti il giovane Rogozin, la bellissima Nastas'ja e l'aristocratica Aglaja. Un'intricatissima sequenza di avvenimenti, raccontati con ritmo incalzante, in cui sfocia un'immensa mole di materiale: da Cristo alla cronaca giudiziaria russa, dall'Apocalisse alla polemica con il socialismo.
Letto in concomitanza (non a caso) col vangelo di Giovanni rivisitato da Sibaldi, ove la figura di Gesù viene riconsiderata, in questo romanzo si capisce subito che il protagonista è tratto appunto dalla bontà d'animo e dalla purezza del Cristo. Straordinario il discorso sull'essenza del cattolicesimo romano, un'estensione dell'impero romano d'Occidente studiato a tavolino.
Anche il socialismo è figlio del Cattolicesimo. Il socialismo e l'ateismo, che gli è fratello, sono frutti della disperazione e si oppongono moralmente al Cattolicesimo per imporre loro stessi nel ruolo che una volta era della religione ma che la religione ha perduto. Ateismo e socialismo vogliono spegnere la sete spirituale del genere umano e salvarlo non più con Cristo, ma con la violenza. E' data con la forza, l'unione realizzata con il ferro e con il fuoco! "Non devi credere a Dio, non devi possedere niente che sia tuo, non devi avere una personalità ... fraternité ou la mort... due milioni di teste e la rivoluzione scorrerà liscia come l'olio!".
Fëdor Dostoevskij
Trama:
Il principe Myskin, ultimo erede di una grande famiglia decaduta, è una creatura spiritualmente superiore, la cui «idiozia» consiste in un'assoluta mancanza di volontà e in una fede assoluta negli altri. Dopo un lungo soggiorno in Svizzera, al ritorno in patria si trova coinvolto in un vortice di storie d'amore vissute con passione torbida e violenta, che hanno come protagonisti il giovane Rogozin, la bellissima Nastas'ja e l'aristocratica Aglaja. Un'intricatissima sequenza di avvenimenti, raccontati con ritmo incalzante, in cui sfocia un'immensa mole di materiale: da Cristo alla cronaca giudiziaria russa, dall'Apocalisse alla polemica con il socialismo.
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