#libri #recensione "Le porte dell'immaginazione"
Ho fatto un sogno, c'era una donna che mi vendeva uno specchio, grandezza uomo, e mi diceva : "compralo"
"Ma è troppo grande, dicevo"
"Ti serve, per guardarti tutta intera".
Il giorno dopo mi sono svegliata ed ho letto questo libro, trae spunto dallo specchio, a più riprese adoperato da Dante Alighieri nella Divina Commedia per comprendere i mondi fisici e metafisici che ha attraversato con Virgilio lungo il suo cammino. L'idea dantesca degli specchi lucidi, argentati, finemente lavorati, rimanda pindaricamente al dagherrotipo che grazie alla sua levigata superficie argentica imprigiona la luce e crea un'immagine permanente del reale.
“Adesso vediamo come in uno specchio, in un enigma; ma allora vedremo faccia a faccia. Adesso conosco in parte, ma allora conoscerò così come sono conosciuto.” 1 Corinzi 13,12
Ho fatto un sogno, c'era una donna che mi vendeva uno specchio, grandezza uomo, e mi diceva : "compralo"
"Ma è troppo grande, dicevo"
"Ti serve, per guardarti tutta intera".
Il giorno dopo mi sono svegliata ed ho letto questo libro, trae spunto dallo specchio, a più riprese adoperato da Dante Alighieri nella Divina Commedia per comprendere i mondi fisici e metafisici che ha attraversato con Virgilio lungo il suo cammino. L'idea dantesca degli specchi lucidi, argentati, finemente lavorati, rimanda pindaricamente al dagherrotipo che grazie alla sua levigata superficie argentica imprigiona la luce e crea un'immagine permanente del reale.
“Adesso vediamo come in uno specchio, in un enigma; ma allora vedremo faccia a faccia. Adesso conosco in parte, ma allora conoscerò così come sono conosciuto.” 1 Corinzi 13,12
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