Oggi più che mai queste parole dovrebbero farci meditare sulla natura di certi soggetti. Chi ha orecchie per intendere, intenda.
<Il Mistico comune gradisce disprezzare la Scienza in quanto "illusione": questo è il più fatale degli errori. Poiché gli strumenti con i quali egli opera sono tutti di questo stesso ordine di cose illusorie. Noi sappiamo che le lenti distorcono le immagini; ma grazie ad esse possiamo acquisire informazioni su oggetti. E tali informazioni si dimostrano corrette solo se le lenti sono costruite secondo certi principi "illusori" e non in virtù di un capriccio arbitrario. Generalmente gli uomini riconoscono il Mistico di questo genere come un pazzo superbo; questo egli lo sa, e rafforza la sua presunzione e arroganza. Lo si trova incitato dalla sua vergogna subconscia ad attivi attacchi contro la Scienza; si gongola degli apparenti errori di calcolo che costantemente si producono, senza assolutamente comprendere le auto-imposte limitazioni di validità dell'asserzione che sempre sono insinuate; in breve, egli giunge infine ad abbandonare i suoi stessi postulati, e prende rifugio nel carapace di granchio ed eremita del teologo.>
Aleister Crowley - Piccoli trattati verso la verità - Edito da S.O.T.V.L. Tradu. di Marzio Forgione
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