LA STORIA SEGRETA DEGLI ITALIANI (parte 25)
IL TRANELLO GIGANTE
Il gigante Massimino il trace, dopo essere stato addestrato sul ruolo da infiltrato, e sull'obiettivo di riportare l'esercito ribelle sotto il controllo dei Super Sapiens, fu' introdotto nell'esercito romano, accompagnato da una storia commovente che lo vedeva nascere da umili origini (storia chiaramente falsa, ma che servi' per farlo accettare dai commilitoni come "loro" simile e non appartenente alla stirpe dei Semidei), si distingueva tra tutti per l'altezza e l'imponenza, per la grandezza degli occhi ma anche per il candore della pelle (tipico segno della sua origine ariana, di appartenenza alla stirpe dei Semidei di Mediolanum).
Chiaramente fece carriera velocemente.
A Massimino fu affidato il comando delle legioni di confine con la Gallia ancora fedeli al sistema imperiale.
Nel mentre quest'esercito era stato già sedotto-ingannato dal loro comandante gigante e la sua futura nomina ad imperatore era già acclamata fra i ranghi.
Infatti pochi mesi dopo, Massimino fu acclamato Imperator, dopo l'uccisione dell'ultimo imperator "ufficialmente riconosciuto" Alessandro.
Era un caso senza precedenti visto che si verificava per un militare di "umili origini", l'esercito e il popolo vedevano in questo "gigante" l'uomo che avrebbe potuto dare loro una speranza di ordine e libertà, ma ben sappiamo come ancora una volta essi erano finiti nel tranello del sistema.
IL TRANELLO GIGANTE
Il gigante Massimino il trace, dopo essere stato addestrato sul ruolo da infiltrato, e sull'obiettivo di riportare l'esercito ribelle sotto il controllo dei Super Sapiens, fu' introdotto nell'esercito romano, accompagnato da una storia commovente che lo vedeva nascere da umili origini (storia chiaramente falsa, ma che servi' per farlo accettare dai commilitoni come "loro" simile e non appartenente alla stirpe dei Semidei), si distingueva tra tutti per l'altezza e l'imponenza, per la grandezza degli occhi ma anche per il candore della pelle (tipico segno della sua origine ariana, di appartenenza alla stirpe dei Semidei di Mediolanum).
Chiaramente fece carriera velocemente.
A Massimino fu affidato il comando delle legioni di confine con la Gallia ancora fedeli al sistema imperiale.
Nel mentre quest'esercito era stato già sedotto-ingannato dal loro comandante gigante e la sua futura nomina ad imperatore era già acclamata fra i ranghi.
Infatti pochi mesi dopo, Massimino fu acclamato Imperator, dopo l'uccisione dell'ultimo imperator "ufficialmente riconosciuto" Alessandro.
Era un caso senza precedenti visto che si verificava per un militare di "umili origini", l'esercito e il popolo vedevano in questo "gigante" l'uomo che avrebbe potuto dare loro una speranza di ordine e libertà, ma ben sappiamo come ancora una volta essi erano finiti nel tranello del sistema.
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