L'IMPERATORE GIGANTE MASSIMO IL TRACE

 


LA STORIA SEGRETA DEGLI ITALIANI (parte 24)
L'IMPERATORE GIGANTE MASSIMO IL TRACE
Gaio Giulio Vero Massimino, meglio noto come Massimino il Trace, fu' imperatore romano dal 235 alla sua morte nel 238, era un gigante, misurava tra i 239 e 248 cm. circ .
La storia ci racconta che fu il primo "uomo comune" a raggiungere la porpora imperiale, grazie al solo consenso dell'esercito; in realtà egli non fu' affatto di umili origini "adamite" ma appartenente alla casta dei Super Sapiens e spacciato come "uomo del popolo" per riportare ordine.
Il suo governo viene ritenuto dagli storici un vero momento di svolta in quel periodo di anarchia militare, impose un durissimo prelievo fiscale per finanziare l'esercito e all'apparenza s'inimicò il Senato e tutta le élite dei Semidei.
In realtà egli era stato addestrato fin dalla tenera età ad assumersi il ruolo di "infiltrato" doveva all'apparenza fingersi uomo del popolo, in realtà ogni sua mossa doveva essere funzionale ai Super Sapiens, per ristabilire l'ordine e ritornare a progettare il sistema piramidale.
Era stato scelto proprio perche' era un gigante, uno degli ultimi, nato dopo che i Super Sapiens avevano cercato di sopprimere qusta caratteristica dal loro dna, per meglio camuffarsi tra la gente comune.
Dopo secoli in cui le nascite di giganti erano divenute sempre piu' rare, gli uomini-mandria, avevano dimenticato qualsiasi collegamento al fatto che i loro mandriani in origine fossero appunto "giganti".
Cosicche' costruire a tavolino un eroe del popolo che fosse perlopiu' di dimensioni straordinarie fu' un attenta strategia perpetrata da un accordo fra Semidei tra le due fazioni Populare ed Optimates, Mediolanum-Grecia che in quest'occasione, deposero tutte le divergenze, per riuscire a ritornare sul trono del comando.
(Continua...)


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"...siamo i pagliacci e voi i bambini..."