QUELL' 11 SETTEMBRE DI 30 ANNI FA'...

 


Prosegue il mio approfondimento a quasi 30 anni dagli attacchi alle torri gemelle e al Pentagono e piu' faccio ricerche piu' escono fuori anomalie che davvero fanno a pugni con le versioni ufficiali.

Ad esempio nel prato circostante il Pentagono non vi furono tracce di scavature dovute alla carlinga, dai motori o dalle ali dell'aereo.

A differenza degli scenari ritenuti tipici dei disastri aerei, dalle pochissime immagini a noi pervenute (perche' come detto in precedenza i video delle telecamere private furono tutti sequestrati, e noi siamo riusciti a vedere solo pochi confusionari fotogrammi) sarebbero visibili pochi rottami e di dimensioni modeste, e mancherebbero del tutto sia i bagagli, sia i corpi dei passeggeri, sia i sedili. Non ci sarebbero inoltre rottami attribuibili in particolare ai motori (Rolls-Royce RB211-535), i quali hanno un diametro della ventola di 1,88 m ed una lunghezza di 2,99 metri.

Ad ogni modo resta assai improbabile che un ipotetico attentatore, dotato solo di una licenza di volo privata, e dunque senza alcuna conoscenza del Flight Management Computer, sia riuscito a prendere i comandi di un Boeing. Inoltre, condurre un Boeing 757-223 a sei metri dal suolo alla velocità di 600 km/h sarebbe una manovra tecnicamente non realizzabile a causa dei vortici che si formerebbero al di sotto del velivolo.

Nela Sagadevan, pilota commerciale e ingegnere aeronautico, specializzato in aerodinamica, ritiene impossibile tale manovra, e sfiderebbe qualunque pilota al mondo a replicarla.

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