Per gli attentati dell'11 sttembre 2001, fu accusato Osama Bin Laden, come la mente ed il fondatore del movimento Alquaida.
Ma chi era Bin Laden? Dopo aver lasciato gli studi nel 1979, ventiduenne, Bin Laden andò in Pakistan,e utilizzò soldi e macchinari della propria impresa di costruzioni proprio per aiutare la resistenza dei mujaheddin nella guerra sovietica in Afghanistan (cioe' il tentativo da parte della Russia di impadronirsi dell'Afganistan e la resistenza locale affinche' questo non avvenisse).
Ma dietro la resistenza degli Afgani chi secondo voi aveva interesse che la Russia non si impadronisse del territorio e dei suoi preziosi giacimenti petroliferi? Ma L'America, chiaramente!
E chi fu' il contatto interno tra la CIA e la resistenza Afgana? Bin Laden chiaramete!
Lo stesso Consigliere per la Sicurezza Nazionale del presidente degli Stati Uniti Jimmy Carter, Zbigniew Brzezinski, affermo' che sotto l'operazione Cyclone, dal 1979 al 1989, i guerriglieri afgani beneficiarono della fornitura di armi (inclusi i missili contraerei "da spalla" Stinger) e del finanziamento (indiretto) statunitense.
Gli Usa non potevano apertamente schierarsi contro l'invasione Russa, dunque Bin Laden fu a tutti gli effetti un agente segreto americano, il suo compito fu' quello di fare da tramite tra i finanziamenti americani e l'esercito Afgano.
Quando probabilmente il pericolo Russo fu' allontanato, la figura di Bin Laden non piu' utile agli americani fu usata come caprio espiatorio. L'attentato alle torri gemelle e al pentagono furono probabilmente ardite dagli stessi americani al fine da poter avere l'opinione pubblica dalla propria parte, e dunque, invadere lei stessa l'Afganistan e mettere mani sull'oro nero tanto conteso.
Come sempre a monte assistiamo al conflitto di due grandi fazioni: Usa-Russia, Enki-Enlil, destra-sinistra, populares-optimates, due grandi ideologie geopolitiche, che giocano a scacchi con il mondo e con le nostre vite.
Ma queste chiaramente sono solo teorie complottiste, la verità e' quella della narrativa generalista che scrive i libri di storia e detta il copione al mainstream.
Ezio Porto.
Ma chi era Bin Laden? Dopo aver lasciato gli studi nel 1979, ventiduenne, Bin Laden andò in Pakistan,e utilizzò soldi e macchinari della propria impresa di costruzioni proprio per aiutare la resistenza dei mujaheddin nella guerra sovietica in Afghanistan (cioe' il tentativo da parte della Russia di impadronirsi dell'Afganistan e la resistenza locale affinche' questo non avvenisse).
Ma dietro la resistenza degli Afgani chi secondo voi aveva interesse che la Russia non si impadronisse del territorio e dei suoi preziosi giacimenti petroliferi? Ma L'America, chiaramente!
E chi fu' il contatto interno tra la CIA e la resistenza Afgana? Bin Laden chiaramete!
Lo stesso Consigliere per la Sicurezza Nazionale del presidente degli Stati Uniti Jimmy Carter, Zbigniew Brzezinski, affermo' che sotto l'operazione Cyclone, dal 1979 al 1989, i guerriglieri afgani beneficiarono della fornitura di armi (inclusi i missili contraerei "da spalla" Stinger) e del finanziamento (indiretto) statunitense.
Gli Usa non potevano apertamente schierarsi contro l'invasione Russa, dunque Bin Laden fu a tutti gli effetti un agente segreto americano, il suo compito fu' quello di fare da tramite tra i finanziamenti americani e l'esercito Afgano.
Quando probabilmente il pericolo Russo fu' allontanato, la figura di Bin Laden non piu' utile agli americani fu usata come caprio espiatorio. L'attentato alle torri gemelle e al pentagono furono probabilmente ardite dagli stessi americani al fine da poter avere l'opinione pubblica dalla propria parte, e dunque, invadere lei stessa l'Afganistan e mettere mani sull'oro nero tanto conteso.
Come sempre a monte assistiamo al conflitto di due grandi fazioni: Usa-Russia, Enki-Enlil, destra-sinistra, populares-optimates, due grandi ideologie geopolitiche, che giocano a scacchi con il mondo e con le nostre vite.
Ma queste chiaramente sono solo teorie complottiste, la verità e' quella della narrativa generalista che scrive i libri di storia e detta il copione al mainstream.
Ezio Porto.
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