METODO GENDER...FINDOVE VOLETE SPINGERVI?

 


Tutti voi avrete sentito parlare del metodo gender, ma penso pochi avranno approfondito cosa vuol perseguire questo pensiero e sopratutto chi l'ha ideato.

In pratica e' un pensiero in cui si vuole classificare l'essere umano, non in base alle differenze di natura biologica o fisica, ma su componenti di natura sociale, culturale e comportamentale, quindi l'appartenenza a uno dei due sessi dal punto di vista culturale e non biologico o fisico.
In pratica si cerca di normalizzare l'omosessualità e le inclinazioni sessualmente perverse dell'uomo dandole una definizione non in base alla natura dell'uomo o della donna, ma appunto in base a come le percepisce il soggetto stesso.
Un terzo genere, praticamente, non naturale e biologico ma caratteristico delle inclinazioni sessuali dell'individuo.
Ma questo e' normale?
Ho affrontato in precedenza questo argomento, dividendo l'erotismo, dalle perversioni e dell'omosessualità, facendo una netta differenza ma sopratutto evidenziando come da parte mia ci sia l'idea che una persona che cresca in una famiglia sana, non può' assolutamente diventare omosessuale.
E che di conseguenza, l'omosessualità nasce necessariamente per "colpa" di un'educazione genitoriale sbagliata, violenta, o fatta di assenze, eccessiva presenza e/o privazioni.
Questa spinta che arriva a livello mondiale di accettare come "normale" e "naturale" l'omosssualità e' una chiara direzione di un nuovo ordinamento mondiale che vuole una società priva di ogni identità, storica, sociale e adesso anche sessuale.
Lo stesso ideatore del pensiero Gender, John William Money, si e' dovuto ricredere quando ha cercato con la pratica di dimostrare quello che asseriva e cioe' che la sessualità non e' designata dalla natura in cui si nasce, ma dalla società (ne parleremo nel prossimo articolo).

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Considerate pura follia tutto quello che leggerete in questo gruppo se avrete la necessità di aggrapparvi alle Vostre certezze.
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"...siamo i pagliacci e voi i bambini..."