Nell'ambito delle nostre relazioni sessuali, abbiamo tutti noi sperimentato fantasie o giochi, per condire il rapporto con elementi insoliti che solleticano il piacere fino al culmine.
Sono fantasie e giochi (consenzienti) che iniziano e terminano nel corso del rapporto.
Poi ci sono le perversioni, queste sono deviazioni che portano un individuo (etero) a far ricorso ad espedienti sessuali in maniera abitudinaria per raggiungere il piacere.
Un esempio potrebbe essere la bisessualità, o fare sesso con transessuali.
Il caso invece del desiderio sessuale esclusivo verso lo stesso sesso (l'omosessualità) non ha nulla a che vedere con le prime due categorie.
Non voglio mettermi nella posizione di giudicare nessuno, ma credo che nel caso di una fantasia sessuale condita con dei giochi erotici o con la visione condivisa di film per adulti siamo nell'ambito di un rapporto sano e consapevole; dove dopo la scoperta del corpo dell'altro si aggiungono dettagli che possono divertire e far sviluppare l'armonia di coppia.
La perversione invece e' un abitudine sbagliata (sempre dal mio umile punto di vista) che un individuo adotta, in assenza della quale non riuscirebbe ad avere nessun rapporto "normale", probabilmente dovuta a traumi infantili.
Ed e' sempre nella sfera affettiva infantile, spesso proprio nel rapporto tra figli e genitori che secondo me si sviluppa anche l'omosessualità.
Un padre o una madre troppo severi, genitori assenti, famiglie separate, o casi di maltrattamenti...
Sono tutte sfaccettature che portano l'uomo o la donna che le hanno vissute a metabolizzarle per andare avanti, ma questo metabolismo e' solo apparente.
Il trauma subito resta indelebile come una ferita interna e sovente sfocia proprio quando l'essere umano e' nella sua fase "animale" dove l'inibizione sociale e' accantonata, per lasciare spazio al rapporto sessuale.
Queste tre distinzioni necessarie per comprendere meglio noi stessi, nella filosofia gender sono assemblati, ma ne riparleremo nel prossimo articolo.
Sono fantasie e giochi (consenzienti) che iniziano e terminano nel corso del rapporto.
Poi ci sono le perversioni, queste sono deviazioni che portano un individuo (etero) a far ricorso ad espedienti sessuali in maniera abitudinaria per raggiungere il piacere.
Un esempio potrebbe essere la bisessualità, o fare sesso con transessuali.
Il caso invece del desiderio sessuale esclusivo verso lo stesso sesso (l'omosessualità) non ha nulla a che vedere con le prime due categorie.
Non voglio mettermi nella posizione di giudicare nessuno, ma credo che nel caso di una fantasia sessuale condita con dei giochi erotici o con la visione condivisa di film per adulti siamo nell'ambito di un rapporto sano e consapevole; dove dopo la scoperta del corpo dell'altro si aggiungono dettagli che possono divertire e far sviluppare l'armonia di coppia.
La perversione invece e' un abitudine sbagliata (sempre dal mio umile punto di vista) che un individuo adotta, in assenza della quale non riuscirebbe ad avere nessun rapporto "normale", probabilmente dovuta a traumi infantili.
Ed e' sempre nella sfera affettiva infantile, spesso proprio nel rapporto tra figli e genitori che secondo me si sviluppa anche l'omosessualità.
Un padre o una madre troppo severi, genitori assenti, famiglie separate, o casi di maltrattamenti...
Sono tutte sfaccettature che portano l'uomo o la donna che le hanno vissute a metabolizzarle per andare avanti, ma questo metabolismo e' solo apparente.
Il trauma subito resta indelebile come una ferita interna e sovente sfocia proprio quando l'essere umano e' nella sua fase "animale" dove l'inibizione sociale e' accantonata, per lasciare spazio al rapporto sessuale.
Queste tre distinzioni necessarie per comprendere meglio noi stessi, nella filosofia gender sono assemblati, ma ne riparleremo nel prossimo articolo.
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