LA STORIA SEGRETA DEGLI ITALIANI (parte 11)
UNA PRIGIONIA PIU' CONFORTEVOLE PER I PLEBEI
Dopo che l'ultimo re di Roma fu' esiliato, il comando dei Super Sapiens si adoperò per instaurare un regime di potere diverso, al fine da garantire maggiore sicurezza e minor esposizione individuale.
Fu' cosi' che grazie alle idee organizzative di Lucio Giunio Bruto (super sapiens), si abbandonò il sistema monarchico e si intraprese la strada della Repubblica.
Essa prevedeva la spartizione tra più cariche dei poteri precedentemente appartenuti a un uomo solo, il re: il potere legislativo fu assegnato alle assemblee dei comizi centuriati e del senato, e furono create numerose magistrature, consolato, censura, pretura, questura, edilità, che gestissero i vari ambiti dell'amministrazione. Tutte le cariche, tra le quali il consolato e il pretorato, erano cum imperio, ossia collegiali, in modo tale che si evitasse l'affermazione di singoli uomini che potessero accentrare tutto il potere nelle loro mani.
I primi anni di vita della Repubblica romana furono notevolmente travagliati anche nell'ambito della politica interna, in quanto i plebei (ossia l'uomo lavoratore, la mandria) avviarono una serie di proteste contro la classe dominante dei patrizi (super sapiens) per le gravi disuguaglianze che divenivano sempre piu' evidenti.
I Super Sapiens romani decisero di concedere all'uomo un tribunato della plebe (a metà tra tribunale e sindacato).
Come nelle migliori tradizioni storiche della nostra condizione di "prigionia" non ci siamo mai resi conto che da esigere la libertà ci siamo ritrovati ad avere una "cella" più confortevole.
...continua
UNA PRIGIONIA PIU' CONFORTEVOLE PER I PLEBEI
Dopo che l'ultimo re di Roma fu' esiliato, il comando dei Super Sapiens si adoperò per instaurare un regime di potere diverso, al fine da garantire maggiore sicurezza e minor esposizione individuale.
Fu' cosi' che grazie alle idee organizzative di Lucio Giunio Bruto (super sapiens), si abbandonò il sistema monarchico e si intraprese la strada della Repubblica.
Essa prevedeva la spartizione tra più cariche dei poteri precedentemente appartenuti a un uomo solo, il re: il potere legislativo fu assegnato alle assemblee dei comizi centuriati e del senato, e furono create numerose magistrature, consolato, censura, pretura, questura, edilità, che gestissero i vari ambiti dell'amministrazione. Tutte le cariche, tra le quali il consolato e il pretorato, erano cum imperio, ossia collegiali, in modo tale che si evitasse l'affermazione di singoli uomini che potessero accentrare tutto il potere nelle loro mani.
I primi anni di vita della Repubblica romana furono notevolmente travagliati anche nell'ambito della politica interna, in quanto i plebei (ossia l'uomo lavoratore, la mandria) avviarono una serie di proteste contro la classe dominante dei patrizi (super sapiens) per le gravi disuguaglianze che divenivano sempre piu' evidenti.
I Super Sapiens romani decisero di concedere all'uomo un tribunato della plebe (a metà tra tribunale e sindacato).
Come nelle migliori tradizioni storiche della nostra condizione di "prigionia" non ci siamo mai resi conto che da esigere la libertà ci siamo ritrovati ad avere una "cella" più confortevole.
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