UN VIRUS GRANDE COME UNA TERZA GUERRA MONDIALE

 


Nel 2020 il totale dei decessi per il complesso delle cause è stato il più alto mai registrato nel nostro Paese dal secondo dopoguerra: 746.146 decessi, 100.526 decessi in più rispetto alla media 2015-2019 (15,6% di eccesso).
Questi sono i dati ISTAT ufficiali, non si può negare dunque che il coronavirus abbia avuto un ruolo importante in questo rialzo.
Le vittime, fatte rare eccezioni sono state le fasce anziane, persone che avevano lavorato una vita e che al momento di godersi la pensione o nel pieno della loro vita da "dopo lavoro" sono state stroncate da un virus sconosciuto fino al 2019.
Avevo in un primo momento dubitato del reale pericolo che questo virus fosse per le nostre vite, a fronte di dati ufficiali non possiamo sminuirne la pericolosità.
I miei dubbi s'incentrano però sulla reale origine di questo virus, e di conseguenza sullo scopo che possa nasconderne la sua presunta/probabile creazione nel laboratorio di Wuhan.
Una pandemia che fa le stesse vittime di una guerra, una guerra che non distrugge infrastrutture che non crea nuovi confini, ma che soprattutto uccide solo una determinata fascia di uomini e donne: quelli piu' vecchi, che non sono piu' "utili al sistema".
Dopotutto da che il mondo abbia memoria, abbiamo sempre assistito ad una guerra ogni 50 anni (anno piu', anno meno).
Che questo virus sia in realtà una guerra mascherata che serve per resettare e creare definitivamente un nuovo ordine mondiale, non sono io a dirlo, ma le vittime, e il cambio di vita che noi uomini stiamo sperimentando, giorno dopo giorno.

Ezio Porto.

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