I GIGANTI TRA NOI

 


Del mito dei giganti ne abbiamo parlato molte volte, molte antiche scritture fanno riferimento ad un tempo in cui i giganti e gli uomini coesistevano.

Piu' precisamente abbiamo testimonianze scritte di tempi in cui questi "giganti" sembravano vivere in una fase di estinzione.

Vengono spesso descritti come goffi, stupidi, deboli.

Ma viene anche citato un tempo precedente in cui questi uomini dalle grandi dimensioni padroneggiavano sul pianeta terra: erano semidei.

E' probabile (dal mio punto di vista) che le testimonianze giunte a noi potrebbero far riferimento a quella fase in cui i nostri mandriani (Super Sapiens, Fenici, Semidei, Rettiliani, Aschkenaziti...) avessero deciso di "camuffarsi" meglio tra gli uomini, per proteggersi da probabili sommosse popolari.

Una fase storica in cui gli uomini che nascevano giganti erano sempre piu' rari e meno idonei alla sopravvivenza, probabilmente per interventi genetici, che portarono poi definitivamente la razza dominante del serpente ad apparire fisicamente sempre piu' simile all'uomo comune.

Una fase di ristrutturazione di DNA (precisamente dell'ormone della crescita chiamato somatropo) di questi Semidei che naturalmente non e' avvenuta dall'oggi al domani, infatti abbiamo tutt'oggi casi di "gigantismo" in cui l'ormone di "rimpicciolimento" strutturale sfugge al "controllo" e nascondo uomini di altezze che variano tra i 2,50 e i 2,80 metri.

Chiaramente la scienza moderna associa questo fattore ad una malattia dell'individuo e non al "riaffiorire" di un patrimonio genetico (di una razza dominante) che si e' voluto far estinguere, appunto per apparire uguale all'uomo che si voleva, si vuole e si vorrà dominare.

Nei prossimi articoli parleremo dei casi moderni di "gigantismo", e percorreremo la loro storia.

Ezio Porto.

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"...siamo i pagliacci e voi i bambini..."