DELLE TORRI GEMELLE RIMASE SOLO POLVERE...


Delle torri gemelle e' rimasta solo polvere, ma come si può accettare l'idea che un impatto aereo possa ridurre letteralmente in polvere tonnellate di cemento e pilastri?

In un articolo su Bentham Open Access firmato dallo stesso Jones insieme a Niels H. Harrit e altri sette autori si sostiene che tra le macerie siano state trovate tracce di una sostanza chiamata "nano-termite" o "super-termite", una versione militare della termite, si parla appunto di residui di esplosivo.

La FEMA (l'ente che si e' occupata delle indagini) parla di «crollo consecutivo dei solai, perpendicolarmente gli uni sugli altri»,ma:

In ogni solaio del centinaio di piani dei due edifici avrebbero dovuto "sbriciolarsi" centinaia di travi d'acciaio collegate ai 283 pilastri.

Le Torri, crollarono nel giro di 10 secondi: per 400 metri d'altezza, ciò equivarrebbe a un volo in caduta libera, senza nessuna resistenza - neppure di un secondo - da parte degli 80 piani sottostanti alla zona incendiata (quasi un cedimento istantaneo di tutti i solai contemporaneamente).

Il crollo delle Torri è stato totale lasciando un cumulo di macerie sbriciolate alto pochi piani: «Perché la parte inferiore di quei massicci pilastri centrali non rimase in piedi dopo il crollo? Se è vero, come si sostiene ufficialmente, che i danni maggiori furono causati dagli impatti e dagli incendi ai piani superiori, e di conseguenza i solai caddero schiacciandosi gli uni sopra gli altri, allora ci si aspetterebbe anche che i massicci pilastri d'acciaio del nucleo centrale fossero rimasti in piedi quantomeno per 20 o 30 piani della parte inferiore» (Peter Meyer), come infatti avvenne nella pratica generando delle vere e proprie "guglie" che resistettero alcuni secondi dopo il crollo.

«[Il crollo] diventa comprensibile se le basi dei pilastri d'acciaio furono fatte saltare con esplosivi collocati al livello delle fondazioni. Con le basi ridotte in polvere e i pilastri d'acciaio centrali spezzati da esplosioni causate in più punti lungo le Torri Gemelle, i solai superiori persero l'appoggio e crollarono al suolo in circa dieci secondi» (Peter Meyer, cit.).

«In entrambi i casi gli incendi all'interno degli edifici si placarono dopo poco tempo, sprigionando soltanto fumo nero e caliginoso. Se le Torri Gemelle furono abbattute di proposito, con l'intenzione di attribuire la causa del crollo agli incendi (...) allora l'ultimo istante utile per farle cadere sarebbe stato proprio quello in cui le fiamme si stavano estinguendo. Poiché l'incendio della Torre sud è stato provocato dalla combustione di una quantità minore di carburante rispetto a quello della Torre nord, le fiamme dell'edificio sud cominciarono a spegnersi prima. Quindi, chi controllava la demolizione fu costretto a far crollare l'edificio sud prima di quello nord» (Ibid.)

«Ai miei occhi, il problema in assoluto più evidente riguarda la fonte dell'enorme quantità di polvere sottilissima che abbiamo visto generarsi durante il crollo (...). Che cosa ha prodotto l'energia necessaria a trasformare tutto quel cemento in polvere? (...) Poiché l'accelerazione di gravità durante il crollo dovrebbe essere al massimo di 9,8 m al secondo quadrato, all'inizio tutto si muove lentamente (...). È assai difficile immaginare un meccanismo fisico che generi tanta polvere quando delle lastre di cemento battono le une contro le altre a una velocità di 35 o 45 km all'ora»

«All'incirca 100.000 t di cemento per ciascuna Torre si trasformarono in cipria. Questo richiede un mucchio di energia»

«Per ridurre il cemento a una polvere sottile come cipria bisogna impiegare dell'esplosivo»

«Quasi ogni pezzo di entrambe le Torri era spezzato nei punti di giunzione»

La rivista specializzata «Fire Engineering» collegata al corpo dei vigili del fuoco di New York, e ingegneri della protezione civile, hanno sostenuto che «i danni strutturali provocati dagli aerei e dalla combustione del carburante, avvenuta per esplosione, non furono sufficienti a far crollare le due Torri»

Steven Jones, ex professore di Fisica alla Brigham Young University, sostiene che i crolli siano stati provocati utilizzando della termite, una miscela pirotecnica di alluminio e ossido di ferro, applicata alle colonne portanti delle due strutture per indebolirle senza provocare vere e proprie esplosioni.

Nel settembre 2015 l'associazione no-profit "AE 9/11" (Architects & Engineers for 9/11 Truth), collaboratrice con il movimento "9/11 Truth movement", ha presentato un dossier di 56 pagine "Beyond Misinformation" e una petizione firmata da, 2 403 tra ingegneri e architetti, hanno condotto una decennale ricerca sugli attentati dell'11 settembre 2001, proponendo l'ipotesi che le torri gemelle siano state fatte cadere con degli esplosivi.

(...continua) 

 

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