I fatti.
Nella trasmissione che conduce, Bruno Vespa, ha voluto affrontare il tema dei vaccini contro il coronavirus.
Inutile aggiungere che gli ospiti in sala "conduttore compreso" erano tutti a favore del vaccino.
L'unica voce contro era rappresentata dal medico "Mariano Amici" un professionista che subito ha precisato di non essere contrario al vaccino ma che i rischi del vaccino sarebbero maggiori dei benefici, aggiungendo che bisognerebbe informare le persone a ciò a cui possono andare incontro se si vaccinano.
E' stato il solo pensiero che e' riuscito a portar a termine, perche' successivamente e' stato puntualmente censurato.
Ma non solo, il conduttore Bruno Vespa aggiungeva puntualmente interventi sarcastici, ostili ed acidi nei confronti del povero medico che in fine senza poter nemmeno concludere l'ennesimo suo intervento, si e' sentito dire "speriamo che venga presto radiato".
Cosa dire in tutto questo?
Vespa ha sostenuto che se le persone leggessero i bugiardini non farebbero ricorso a nessuna medicina.
Con quest'affermazione e' chiaro che Vespa preferisce che la maggior parte delle persone resti nell'ignoranza dunque e si affidi ai consigli "generalisti".
Ma faccio un ulteriore considerazione, il programma "porta a porta" va in onda su una rete di dominio pubblico.
Non e' una rete di "Bruno Vespa". Ma del popolo.
Pertanto se il vaccino può causare "problemi" e se e' un medico a dirlo, seppur uno su cento, e' bene che questa voce contro non venga censurata.
Soprattutto su una rete pubblica.
In second'analisi, Bruno Vespa penso sia una giornalista e non un dottore, dunque come può pensare di avere una verità ed una conoscenza superiore ad un medico?
Ha in mano il potere comunicativo, spegne e accende il microfono a comando, se un pensiero diverge dalla narrazione, ecco la censura.
Eppure questo in teoria sarebbe ancora un paese deocratico, in teoria perche' in pratica anche politicamente sembra tutto procedere verso un orientamento stile "cina".
Ezio Porto
Nella trasmissione che conduce, Bruno Vespa, ha voluto affrontare il tema dei vaccini contro il coronavirus.
Inutile aggiungere che gli ospiti in sala "conduttore compreso" erano tutti a favore del vaccino.
L'unica voce contro era rappresentata dal medico "Mariano Amici" un professionista che subito ha precisato di non essere contrario al vaccino ma che i rischi del vaccino sarebbero maggiori dei benefici, aggiungendo che bisognerebbe informare le persone a ciò a cui possono andare incontro se si vaccinano.
E' stato il solo pensiero che e' riuscito a portar a termine, perche' successivamente e' stato puntualmente censurato.
Ma non solo, il conduttore Bruno Vespa aggiungeva puntualmente interventi sarcastici, ostili ed acidi nei confronti del povero medico che in fine senza poter nemmeno concludere l'ennesimo suo intervento, si e' sentito dire "speriamo che venga presto radiato".
Cosa dire in tutto questo?
Vespa ha sostenuto che se le persone leggessero i bugiardini non farebbero ricorso a nessuna medicina.
Con quest'affermazione e' chiaro che Vespa preferisce che la maggior parte delle persone resti nell'ignoranza dunque e si affidi ai consigli "generalisti".
Ma faccio un ulteriore considerazione, il programma "porta a porta" va in onda su una rete di dominio pubblico.
Non e' una rete di "Bruno Vespa". Ma del popolo.
Pertanto se il vaccino può causare "problemi" e se e' un medico a dirlo, seppur uno su cento, e' bene che questa voce contro non venga censurata.
Soprattutto su una rete pubblica.
In second'analisi, Bruno Vespa penso sia una giornalista e non un dottore, dunque come può pensare di avere una verità ed una conoscenza superiore ad un medico?
Ha in mano il potere comunicativo, spegne e accende il microfono a comando, se un pensiero diverge dalla narrazione, ecco la censura.
Eppure questo in teoria sarebbe ancora un paese deocratico, in teoria perche' in pratica anche politicamente sembra tutto procedere verso un orientamento stile "cina".
Ezio Porto
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