Da tutto il mondo giungono notizie di decessi in rapido aumento dopo l'implementazione dei programmi di vaccinazione con il vaccino contro il virus del CoVID-19: molti di loro sono persone anziane con più di 75 anni. In molti casi, muoiono improvvisamente entro poche ore dall'iniezione; in altri casi la morte avviene nell'arco di un paio di settimane.
Ironia della sorte, quando gli anziani muoiono prima della vaccinazione, è a causa del CoVID-19 e bisogna fare qualcosa per prevenirlo, ma quando muoiono dopo la vaccinazione, muoiono per cause naturali e non è necessario alcun accertamento e neppure alcuna azione preventiva per i futuri vaccinati.
A parte la morte improvvisa, esempi di effetti indesiderati includono malessere persistente e grande spossatezza, allergie gravi, comprese reazioni anafilattiche, sindrome infiammatoria multisistemica, disturbi psicologici, convulsioni e paralisi, inclusa la paralisi di Bell.
Il vaccino anti-CoVID-19 non è davvero un vaccino nella definizione medica classica: è più esatto definirla una terapia genica sperimentale che a quanto pare può anche causare la morte, ma questi sono solo effetti immediati, non conosciamo ancora le reazioni avverse che compariranno a medio e lungo termine e che potrebbero interessare molte più persone.
Poiché l'mRNA normalmente si degrada rapidamente, deve essere complessato con lipidi o polimeri. I vaccini anti-CoVID-19 utilizzano nanoparticelle lipidiche (Lnp) combinate chimicamente con il PEG (glicole polietilenico) ed è noto che il PEG può causare anafilassi.
L'mRNA libero può rappresentare un pericolo per il sistema immunitario e generare malattie infiammatorie. In quanto tale, l'iniezione di mRNA sintetico termostabile (mRNA resistente alla degradazione) è altamente problematico in quanto può alimentare l'infiammazione cronica a lungo termine. Molti effetti indesiderati comunemente riportati dai “vaccini” della terapia genica anti-CoVID-19 sembrano essere causati da un'infiammazione cerebrale.
fonte:https://www.comilva.org/.../persone-che-muoiono-dopo-il...
Ironia della sorte, quando gli anziani muoiono prima della vaccinazione, è a causa del CoVID-19 e bisogna fare qualcosa per prevenirlo, ma quando muoiono dopo la vaccinazione, muoiono per cause naturali e non è necessario alcun accertamento e neppure alcuna azione preventiva per i futuri vaccinati.
A parte la morte improvvisa, esempi di effetti indesiderati includono malessere persistente e grande spossatezza, allergie gravi, comprese reazioni anafilattiche, sindrome infiammatoria multisistemica, disturbi psicologici, convulsioni e paralisi, inclusa la paralisi di Bell.
Il vaccino anti-CoVID-19 non è davvero un vaccino nella definizione medica classica: è più esatto definirla una terapia genica sperimentale che a quanto pare può anche causare la morte, ma questi sono solo effetti immediati, non conosciamo ancora le reazioni avverse che compariranno a medio e lungo termine e che potrebbero interessare molte più persone.
Poiché l'mRNA normalmente si degrada rapidamente, deve essere complessato con lipidi o polimeri. I vaccini anti-CoVID-19 utilizzano nanoparticelle lipidiche (Lnp) combinate chimicamente con il PEG (glicole polietilenico) ed è noto che il PEG può causare anafilassi.
L'mRNA libero può rappresentare un pericolo per il sistema immunitario e generare malattie infiammatorie. In quanto tale, l'iniezione di mRNA sintetico termostabile (mRNA resistente alla degradazione) è altamente problematico in quanto può alimentare l'infiammazione cronica a lungo termine. Molti effetti indesiderati comunemente riportati dai “vaccini” della terapia genica anti-CoVID-19 sembrano essere causati da un'infiammazione cerebrale.
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