Siamo diventati una società senza capacità di pensiero.
Con grande dispiacere devo constatare che la capacità di pensare in maniera critica e autonoma non ci appartiene più.
Viviamo in una sorta di bolla virtuale dove tutto quello che ci viene raccontato diventa verità assoluta, indipendentemente da tutto.
La capacità di analisi é praticamente azzerata, tutti sembrano seguire il pensiero dominante, qualunque sia il settore.
Se parli fuori dal coro sei etichettato, eppure le conquiste dell’umanità per millenni sono passate proprio attraverso pensieri “diversi”, il pensiero omologato non genera innovazione!
Questo tipo di atteggiamento affonda le sue origini nei profondi cambiamenti sociologici avvenuti negli ultimissimi decenni, ma ci espone a rischi altissimi.
La nostra é una società molto superficiale dove i valori fondanti per la crescita umana come lo studio, la cooperazione e la ricerca approfondita, sono stati rimpiazzati dall’apparenza e da nuovi modelli da imitare.
É più importante essere belli che sani, essere famosi é meglio di essere studiosi, essere furbi é meglio che essere onesti, in un mondo in cui tutto si consuma in un attimo non serve approfondire.
Dietro a questo nuovo modo di vivere si muovono grandi interessi, rendere le persone inconsapevoli permette infatti di manovrare con facilità abitudini e consumi.
Essere inconsapevoli ci facilita il compito di ignorare i problemi altrui e rinchiuderci nel nostro orticello convinti di essere impermeabili al resto del pianeta.
Essere inconsapevoli é quello che ci porta a credere che avere uno stile di vita sano sia uno sforzo e non un piacere, che mangiare cibo vero fresco e naturale sia una rinuncia, che alzarsi dal divano sia uno sforzo grande per un umano, quasi quanto abbandonare la tv a favore di una passeggiata nella natura.
Ecco tutto questo é frutto solo della mancanza di pensiero, siamo diventati pigri nel corpo e nella mente abbandonando la strada vecchia, percorsa per millenni, per una nuova, molto comoda, ma tremendamente pericolosa.
-David Mariani-
Con grande dispiacere devo constatare che la capacità di pensare in maniera critica e autonoma non ci appartiene più.
Viviamo in una sorta di bolla virtuale dove tutto quello che ci viene raccontato diventa verità assoluta, indipendentemente da tutto.
La capacità di analisi é praticamente azzerata, tutti sembrano seguire il pensiero dominante, qualunque sia il settore.
Se parli fuori dal coro sei etichettato, eppure le conquiste dell’umanità per millenni sono passate proprio attraverso pensieri “diversi”, il pensiero omologato non genera innovazione!
Questo tipo di atteggiamento affonda le sue origini nei profondi cambiamenti sociologici avvenuti negli ultimissimi decenni, ma ci espone a rischi altissimi.
La nostra é una società molto superficiale dove i valori fondanti per la crescita umana come lo studio, la cooperazione e la ricerca approfondita, sono stati rimpiazzati dall’apparenza e da nuovi modelli da imitare.
É più importante essere belli che sani, essere famosi é meglio di essere studiosi, essere furbi é meglio che essere onesti, in un mondo in cui tutto si consuma in un attimo non serve approfondire.
Dietro a questo nuovo modo di vivere si muovono grandi interessi, rendere le persone inconsapevoli permette infatti di manovrare con facilità abitudini e consumi.
Essere inconsapevoli ci facilita il compito di ignorare i problemi altrui e rinchiuderci nel nostro orticello convinti di essere impermeabili al resto del pianeta.
Essere inconsapevoli é quello che ci porta a credere che avere uno stile di vita sano sia uno sforzo e non un piacere, che mangiare cibo vero fresco e naturale sia una rinuncia, che alzarsi dal divano sia uno sforzo grande per un umano, quasi quanto abbandonare la tv a favore di una passeggiata nella natura.
Ecco tutto questo é frutto solo della mancanza di pensiero, siamo diventati pigri nel corpo e nella mente abbandonando la strada vecchia, percorsa per millenni, per una nuova, molto comoda, ma tremendamente pericolosa.
-David Mariani-
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