Colui che vuole comprendere per conoscere, alla fine, si rende conto che non deve seguire le mie orme, bensì lasciare le sue spostandosi all’interno delle mie, perché è dentro che troverà se stesso, perché è dentro che si trova la gioia perduta, perché è sempre dentro che si trova la porta verso l’esterno dei mondi, l’esterno che è il vero Interno.
Così la gioia non sorride a colui che raccoglie le mie parole, bensì a colui che si sposta all’interno».
Uno dei discepoli chiese:
«Dicci come fare per spostarci dentro».
Allora il Maestro disse: «Cominciate con il porvi in Lui.
Non andate nelle spaccature.
Perché, in verità, non vi è frontiera.
Soltanto gli occhi creano la frontiera perché non vedono il Dentro che sta nel fuori.
Solo l’Occhio crea l’unione.
È attraverso l’occhio che vi porrete in Lui.
L’Occhio crea il Mondo, che fa i mondi.
L’Orecchio che intende crea l’Occhio e lo fa crescere.
Così, la realtà che si apre all’Occhio ed all’Orecchio apre la strada ad un’altra realtà. L’Uno nutre il molteplice
ed il molteplice rimanda sempre all’Uno
Vi annuncio: non separate, spostatevi fra le separazioni.
È in questo modo che voi vi porrete in voi.
Questa è la via della quiete, perché la quiete è il + centro del cambiamento
Simon Pietro parlò con queste parole: «L’Uno si avvicina nella quiete e nella gioia.
L’Uno è stabile e solo.
Ma dicci come mantenere la stabilità nel cambiamento».
L’Insegnate rispose:
«Contemplando la realtà del sogno dei mondi,
poi immaginando il Sogno dietro a quel sogno».
Il discepolo Andrea si stupì davanti a tutti:
«Bisogna sognare?».
Allora il Maestro gli disse:
Bisogna uscire dal sogno dei mondi
perché la gioia nasce nel Sogno
che ha concepito il gioco dei sogni e dei mondi.
Comprenda chi vuole comprendere.
Dorma chi si compiace nel lamento dei sogni.
-Vangelo di Maria Maddalena-
Così la gioia non sorride a colui che raccoglie le mie parole, bensì a colui che si sposta all’interno».
Uno dei discepoli chiese:
«Dicci come fare per spostarci dentro».
Allora il Maestro disse: «Cominciate con il porvi in Lui.
Non andate nelle spaccature.
Perché, in verità, non vi è frontiera.
Soltanto gli occhi creano la frontiera perché non vedono il Dentro che sta nel fuori.
Solo l’Occhio crea l’unione.
È attraverso l’occhio che vi porrete in Lui.
L’Occhio crea il Mondo, che fa i mondi.
L’Orecchio che intende crea l’Occhio e lo fa crescere.
Così, la realtà che si apre all’Occhio ed all’Orecchio apre la strada ad un’altra realtà. L’Uno nutre il molteplice
ed il molteplice rimanda sempre all’Uno
Vi annuncio: non separate, spostatevi fra le separazioni.
È in questo modo che voi vi porrete in voi.
Questa è la via della quiete, perché la quiete è il + centro del cambiamento
Simon Pietro parlò con queste parole: «L’Uno si avvicina nella quiete e nella gioia.
L’Uno è stabile e solo.
Ma dicci come mantenere la stabilità nel cambiamento».
L’Insegnate rispose:
«Contemplando la realtà del sogno dei mondi,
poi immaginando il Sogno dietro a quel sogno».
Il discepolo Andrea si stupì davanti a tutti:
«Bisogna sognare?».
Allora il Maestro gli disse:
Bisogna uscire dal sogno dei mondi
perché la gioia nasce nel Sogno
che ha concepito il gioco dei sogni e dei mondi.
Comprenda chi vuole comprendere.
Dorma chi si compiace nel lamento dei sogni.
-Vangelo di Maria Maddalena-
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