LA REDENZIONE DI SOPHIA E L'IGNORANZA DEL DEMIURGO

 


In un mondo sempre più dominato dal Wired, una sorta di Rete Internet "astrale" in grado di influenzare il mondo fisico e di collegare tutte le coscienze in modo diretto e ormai quasi senza più bisogno di periferiche accessorie, la protagonista - Lain - indaga la presenza di una entità superiore e regolatrice che si autodefinisce "Dio". Nella sua ricerca della verità la protagonista scopre di essere più antica del suo presunto "creatore" (in quanto lei stessa "software" vivente all'origine di tutto e di cui in realtà lo stesso "Dio" ha bisogno per mantenere la propria influenza e controllo sul mondo) e che probabilmente esistono "mondi superiori" (definiti "layer") di cui "Dio" stesso ignora l'esistenza.
YASUO: Tutti sono connessi Lain, nel mondo reale come nel Wired. Gli esseri umani sono tutti collegati, è grazie a questi legami che funziona la società. Anche una bambina molto timida come te può stringere subito nuove amicizie, non c'è nulla di cui avere paura.
. . . .
(dal dialogo tra la Lain reale e quella del Wired)
LAIN DEL WIRED: Il Wired non è il layer più alto del mondo reale, fu proprio questo l'errore di quella persona. Il Wired network è un sistema per trasmettere informazioni, ma queste informazioni non si fermano lì poiché il sistema funziona anche come un mezzo per la circolazione dei dati. [...]
La memoria degli uomini non è solo un bene personale, né tanto meno qualche cosa che riguardi esclusivamente la storia del singolo individuo. Sì Lain, sto parlando proprio dell'inconscio collettivo. Tu pensi che l'umanità sia stata in grado di creare da sola qualcosa che potesse accumulare una memoria di quelle proporzioni?
. . . .
LAIN: Sai, c’è ancora una cosa che non capisco. E sei tu, Dio.
ARISU: Eh? Vuoi dire che tu stai parlando con Dio? (Primo piano di Dio, che ora vediamo per intero, dietro Lain, con la mano poggiata alla sua spalla)
DIO (perplesso): Che cosa intendi quando dici di non capirmi?
LAIN: Tu sei riuscito a liberare il Wired dalla schiavitù dei device di accesso. Ma se non fossero esistiti oggetti come il telefono, la televisione, o l’insieme di cavi che formano il network, non avresti potuto fare nulla.
DIO (Carezzandole i capelli): Hai ragione, ma queste cose non sono forse state costruite grazie all’evoluzione dell’uomo? Io sono l’essere umano più evoluto e possiedo il privilegio di essere dotato delle più alte funzioni. Io traccio la Via.
(Lain si volta a guardarlo. )
LAIN: E questo privilegio da chi l’hai ricevuto?
(Dio spalanca gli occhi, colto di sorpresa e smette di carezzarla. Arisu osserva la scena ancora spaventata.)
LAIN: Tu hai creato un programma che facesse riemergere l’inconscio collettivo riportandolo alla superficie della coscienza umana e hai inserito nel protocollo i tracciati dell’oscillazione del pianeta. Ma tutto questo è davvero opera tua, sei stato davvero tu a idearlo?
(Dalla soggettiva di Arisu vediamo che la mano di luce trema. Lain sorride, aspettando una risposta. Dio è ancora dietro di lei, ha uno sguardo contratto in una smorfia, dubbioso. Le mani gli tremano).
DIO: Che cosa stai insinuando Lain? Vorresti forse dire che...
DIO ESISTE VERAMENTE?!
LAIN: Qualunque sia la risposta, tu ormai avendo rinunciato al tuo corpo non potrai più conoscerla.
DIO: Non è così! Io sono ovunque! Io sono Colui che ti ha donato un corpo perché potessi esistere nel mondo reale! Tu eri soltanto una presenza incorporea nel Wired! Io ti ho creato!
LAIN: Se fosse come dici, chi avrebbe creato te?
DIO (in preda al dubbio): Io... sono... diverso!
LAIN: Il Wired non è il "layer" più alto del mondo reale.
DIO: Che cosa significa?!
LAIN: Tu nel Wired avevi effettivamente i poteri ed il ruolo di Dio. Ma prima? Dov'eri prima che venisse creato il Wired?
Sei rimasto ad aspettare che altri uomini compissero i passi necessari per la tua ascesa.
In quanto dio sei stato solo il sostituto di qualcun altro.
DIO: Un sostituto? Non ci credo!
da -Serial experiments Lain
di Yasuyuki Ueda e Yoshitoshi Abe

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DISCLAIMER

Considerate pura follia tutto quello che leggerete in questo gruppo se avrete la necessità di aggrapparvi alle Vostre certezze.
Considerate Satira tutto quello che leggete se i dubbi che sorgeranno in voi e la dissonanza cognitiva perenne in cui vivete diventa difficile da sostenere.
"...siamo i pagliacci e voi i bambini..."