MOROZKO, IL BABBO NATALE RUSSO

 


Bello riscoprire le tradizioni, in Russia ad esempio il nostro Nikolaus è Morozko vestito di blu.
La conversione di Nonno Gelo
a causa del calendario della chiesa ortodossa (che non ha recepito l’innovazione gregoriana e segue ancora il calendario giuliano) c’è uno scarto di 13 giorni e infatti il giorno di Natale in Russia è il 7 gennaio!
Davvero buffo, perché in Italia invece il 7 è il giorno in cui tutto ricomincia normalmente… Ovviamente però le imposizioni del periodo sovietico avevano represso i culti legati al cristianesimo, e così tutta la “carica festiva” russa era riversata sul Capodanno, anche lo scambio dei doni. L’albero di Natale, in Russia, è “l’albero di Capodanno”!
Come dicevo, Capodanno è anche il giorno in cui ci si scambiano i regali, che sono portati da Ded Moroz, Nonno Gelo, un omone vestito di blu, figura che negli anni del comunismo fu prima soppressa e poi ripristinata. Il Ded Moroz sovietico portava i regali a tutti i bambini, senza distinzioni, a tutti lo stesso regalo, uno per i maschietti e uno per le femminucce, distribuendoli il primo Gennaio nelle piazze delle città. Anche questa era propaganda.
Ded Moroz propaganda
Del resto Ded Moroz non disdegnava neanche le innovazioni moderne della Grande Madre Russia e salutava compiacente l’apertura ai voli nello spazio.
Ded Moroz spazio
E, cosa alquanto strana per noi europei abituati al nostro Babbo Natale aiutato solo da renne ed elfi, in Russia c’è anche una bella aiutante vestita di blu.
Snegùrochka, "la fanciulla di ghiaccio"
Non è chiaro però in quali rapporti di parentela sia con Nonno Gelo… doveva essere la figlia nata dall’unione con la Primavera, ma oggi viene vista come la sua “nipotina”. Si chiama Snegùrochka, la fanciulla di ghiaccio, e magari l’avete vista in qualche puntata di Masha e l’Orso…
L’aspetto più interessante di Ded Moroz è la sua storia e la sua conversione da essere temibile, dalla natura demoniaca, a dispensatore di doni. Anche nella figura di Babbo Natale in verità si possono riscontrare origini ambigue: il santo protettore dei bambini, San Nicola, oppure un demone costretto per punizione a portare regali e dolci ai bambini di tutto il mondo.
“In origine, era il demone pagano Morozko, che si celava in mezzo ai boschi e uccideva senza pietà i viandanti, trasformandoli in statue di giacchio. Padrone del gelo e delle foreste e personificazione dell’Inverno, Morozko era un brutto ceffo che assassinava i malcapitati e rapiva i bambini non sufficientemente sorvegliati dai genitori. Se i genitori volevano indietro i figlioletti, dovevano pagare un riscatto al tremendo demone, che poi, forse, avrebbe donato la libertà ai fanciulli.” (Il Babbo Natale dei dittatori).


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"...siamo i pagliacci e voi i bambini..."