In questa Terra Magica la scienza moderna ed in generale i mass-media ci inducono a credere che il mistero sia solo una fantasia umana, legato perlopiù al passato. Dunque ogni giorno di piu' viviamo nella materialità e dimentichiamo cosa sia l'immaginazione. Eppure sono tanti i misteri che ancora avvolgono il nostro mondo, ad esempio esiste un antico manoscritto, il Voynich che ancora oggi nessuno è riuscito a decifrare.
Il libro deve il suo nome a Wilfrid Voynich, un mercante di libri rari che lo acquistò da un gesuita nei pressi di Frascati, nel 1912.
Voynich affermò che lo scritto conteneva minuscole annotazioni in greco antico e datò il volume come originario del XIII.
Il volume, scritto su pergamena di vitello, è di dimensioni piuttosto ridotte: 16 cm di larghezza, 22 di altezza e 5 di spessore. Dalle due numerazioni scritte sui margini si evince che il manoscritto fosse formato da 116 fogli divisi in 20 fascicoli di diversa consistenza: tuttavia 14 fogli mancano all'appello.
Diversi fogli sono di dimensioni maggiori degli altri e ripiegati, e risultano quindi composti da più di due "pagine".
Fa da corredo al testo una notevole quantità di illustrazioni a colori, ritraenti i più svariati oggetti: proprio i disegni lasciano intravedere la natura del manoscritto, venendo di conseguenza scelti come punto di riferimento per la suddivisione dello stesso in diverse sezioni, a seconda del tema delle illustrazioni:
- Sezione I (fogli 1-66): chiamata botanica, contiene 113 disegni di piante sconosciute.
- Sezione II (fogli 67-73): chiamata astronomica o astrologica, presenta 25 diagrammi che sembrano richiamare delle stelle e pianeti sconosciuti. Vi si riconoscono anche alcuni segni zodiacali. Anche in questo caso risulta alquanto arduo stabilire di cosa effettivamente tratti questa sezione.
- Sezione III (fogli 75-86): chiamata biologica, nomenclatura dovuta esclusivamente alla presenza di numerose figure femminili nude, sovente immerse fino al ginocchio in strane vasche intercomunicanti contenenti un liquido scuro.
Subito dopo questa sezione vi è un foglio ripiegato sei volte, raffigurante nove medaglioni con immagini di stelle o figure vagamente simili a cellule, raggiere di petali e fasci di tubi.
- Sezione IV (fogli 87-102): detta farmacologica, per via delle immagini di ampolle e fiale dalla forma analoga a quella dei contenitori presenti nelle antiche farmacie. In questa sezione vi sono anche disegni di piccole piante e radici, presumibilmente erbe medicinali.
L'ultima sezione del manoscritto Voynich comincia dal foglio 103 e prosegue sino alla fine. Vi figurano solo stelline a sinistra delle righe, e si crede si tratti di una sorta di indice.
In molti nel corso del tempo hanno cercato di decifrare la lingua sconosciuta del Voynich, ma ad oggi l'alfabeto non è stato ancora decifrato ed è unico. Sono però state riconosciute 19-28 probabili lettere, che non hanno nessun legame con gli alfabeti conosciuti. Si sospetta inoltre che siano stati usati due alfabeti complementari ma non uguali, e che il manoscritto sia stato redatto da più persone. Significativa in tal senso è poi l'assoluta mancanza di errori ortografici, cancellature o esitazioni, elementi costanti di qualunque manoscritto.
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