IL CINEMA RICORDA CHARLES MANSON

 


Il cinema ricorda Charles Manson (l'uomo che e' stato il mandante di feroci assassini nel 1969) in due pellicole davvero particolari:
In C'era una volta in Hollywood, il regista Quentin Tarantino ci descrive gli anni 60, in cui sembrava che tutto dovesse accadere, quasi potesse esserci un salto evoluzionistico di tutta l'umanità, gli anni del sesso libero, droghe e rock'n roll, aggiungendo però il lieto fine al massacro comandato da Charles Manson.
In Charles Says, vediamo l'evolversi degli eventi attraverso gli occhi delle tre ragazze che sono state il braccio armato (di coltelli) di Charles Manson.
Entrambe le pellicole ci lasciano a riflessioni profonde sul periodo, sul personaggio, sulle vittime.
Ho sentito molti apostrofare Charles Manson e la sua comune come una setta satanista.
Falso.
Charles non era satanista. Anzi nella comune egli imponeva la costante lettura della bibbia, in verità l'unico libro che leggevano.
Ho sentito dire che Charles Manson fu ispirato dal diavolo.
Falso.
Charles trasse spunto per il suo piano crudele dal gruppo musicale i "beatles".
Ogni volta puntualmente, si cerca di allontanare da noi la colpa, dare la colpa al diavolo pur di non attribuire la responsabilità alla "piccolezza" umana.
La colpa non e' nemmeno di Charles Manson, un santone, un guru, un folle, un pazzo, un disilluso.
La colpa e' dei fedeli, dei proseliti, dei lecchini, di chi si annulla per seguire quello che gli viene detto.
Tutto questo non può che indurmi a fare riflessioni sul potere delle parole, sulla risonanza che queste possonoo avere nelle teste di menti fragili o indottrinabili.
Se uno vi dice di buttarvi nel fosso lo fareste?
Ebbene si.
Charles Manson chiedeva alle sue donne di uccidere per lui e loro lo fecero.
Non c'e' un Charles Manson a dirci cosa fare, ma ne siamo cosi' sicuri?
La politica che divide tra populismi e radical chic, mettendoci gli uni contro gli altri. Ma anche nei social, stiamo assistendo alla nascita di centinaia, migliaia, di profeti, messia, che dicono cosa fare, cosa e' giusto,che salgono sull'altare e affermano di avere la verità in tasca. Persone che dicono con fare messianico cosa e' giusto mangiare, oppure gruppi che vi dicono di bruciare le vostre identità per una legale rappresentanza ... Trovo molta attinenza con la comune di Charles Manson.
Anche lui diceva cosa pensare,
cosa mangiare,
anche lui diceva di bruciare le proprie identità.
La colpa non e' di questi profeti da 2 centesimi. La colpa e' di chi prende per oro colato tutte le puttanate che essi sparano.
Ragionate con la vostra testa, liberatevi di religioni, categorie e appartenenze ma sopratutto mandate a quel paese chiunque vi dica di avere la verità in tasca (o faccia intuire di averla) e poi conduce una vita privata squilibrata. Ecco il mio consiglio e' questo, per me stesso e per chi voglia farlo suo, il mio consiglio e' quello di informarsi prima di eseguire, prima di sposare un ideale, prima di dire e' vero.
Informatevi sulla vita privata di chi fa il profeta, chiedetegli come vive, quale e' la sua storia. Chiedetegli se ha una famiglia, chiedetegli quanti anni ha, chiedetegli come vive.
Vi accorgerete che sarete difronte ad una persona che in realtà non ha nulla da aggiungere all'infinita ricchezza che risiede in ognuno di noi.
Tu sei unico.


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Considerate pura follia tutto quello che leggerete in questo gruppo se avrete la necessità di aggrapparvi alle Vostre certezze.
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"...siamo i pagliacci e voi i bambini..."