Avete mai sentito parlare della risonanza di Schumann?
Quando ci sono grossi rumori come un tuono, un fulmine si crea un eco perenne che si ripete su tutta la superficie terrestre, un rimbombo sottile e costante, proprio come se fossimo chiusi da una campana di vetro...
Questo fenomeno di risonanza elettromagnetica prende il suo nome dal fisico Winfried Otto Schumann che lo previde matematicamente nel 1952.
La risonanza di Schumann avviene poiché la terra e' un sistema chiuso.
Potremmo ipotizzare che questa risonanza sia dovuta alla "famosa" cupola terrestre descritta dai popoli del passato che racchiudeva la terra.
La scienza moderna ci dice che questo rimbombo sia causato dalla ionosfera che fa rimbalzare i suono esattamente come le onde radio di Marconi.
Le dimensioni limitate della Terra fanno comportare questa guida d'onda come una cavità di risonanza per le onde elettromagnetiche nella banda ELF.
Questa frequenza fondamentale è pari a circa 7,83 Hz.
Recentemente, le risonanze di Schumann vengono sfruttate per monitorare eventi luminosi transitori – sprite, getti, elfi, ed altri fulmini dell'alta atmosfera. Un altro campo di interesse nell'uso della risonanza di Schumann è relativo alla previsione a breve termine di terremoti. La risonanza di Schumann è andata oltre ai limiti della fisica, invadendo la medicina, interessando artisti e musicisti, e guadagnando interesse in frange come la psicobiologia.
A seconda della risonanza su cui il cervello si sintonizza, si creano diverse condizioni percettive. Le frequenze più basse sono quelle del sonno e della meditazione: sono dette onde Delta, Alfa e Theta. Le frequenze più elevate sono quelle legate all’attività giornaliera. In definitiva, se vogliamo possiamo entrare in connessione con il nostro pianeta, il nostro piccolo grande sistema chiuso, che ci parla continuamente.
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