ALLA SCOPERTA DEI LAGHI ROSA

 


Ne esistono di diversi e non sono il frutto dell’inquinamento, bensì un fenomeno naturale raro che, in quanto tale, è da sempre oggetto della curiosità di fotografi e turisti di tutto il mondo. Stiamo parlando dei laghi rosa, che si presentano con questo colore perché il più delle volte ospitano la Dunaliella Salina. Si tratta di una particolare alga che resiste alle elevate concentrazioni di sale e rilascia nell’acqua il pigmento rosa. Le tonalità variano per ogni bacino proprio perché dipendono dalla quantità di alghe presenti in esso.
I laghi in questione ricordano spesso delle Big Babol giganti e si trovano perlopiù in Australia: il Lago Hillier, il Pink Lake e l’Hutt Lagoon. Anche l’Africa concorre con il Lago Retba che però deve la sua colorazione ad un batterio, detto Desulfohalobium. In America troviamo invece il Dusty Rose Lake, divenuto rosa grazie ai minerali dei ghiacciai che lo circondano. Proprio per la posizione particolare in cui si trova è possibile vederlo solo dall’alto e, dunque, se si attraversa la zona in aereo.
E l’Europa? In Spagna la sfumatura rosa è fortemente visibile nel lago di Torrevieja, grazie alla presenza del batterio suddetto.
Anche l’Italia vanta un bacino di questo tipo, ma la tonalità del rosa derivante dalle alghe è meno evidente. Si tratta delle Saline di Cervia, che tra l’altro ospitano oltre 2.000 fenicotteri rosa e diversi altri animali che contribuiscono a rendere lo scenario suggestivo.
Tutti questi laghi rientrano di solito in una struttura ambientale protetta, che ha lo scopo di preservare intatto l'ecosistema e salvaguardarne la bellezza.
#T

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