SULLA VITA di Lev Tolstoj


Questo è il mio primo libro su Lev Tolstoj che spinta dai consigli di Sibaldi (lui l'ha tradotto) e incuriosita dal fatto che fosse stato censurato, ho deciso di acquistare. In pratica le sue opere distolgono dalla fede ed aiutano a fare pensieri poco in linea con la chiesa che sconsigliava vivamente la lettura delle sue opere.
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"Sulla vita" fu finito di stampare nel gennaio del 1888. Dalla tipografia il libro passò, come d'uso, al Comitato della censura: e non ne uscì più. La censura laica lo silurò subito, mentre la censura religiosa - due mesi dopo - condannò alla confisca tutte le copie del libro. Nel frattempo, come avveniva da qualche anno per tutte le opere di Tolstoj vietate, anche "Sulla vita" conosceva in Russia un'ampia diffusione tramite edizioni illegali, per lo più artigianali. "Sulla vita", insomma, fu un trionfo: uno dei primi grandi successi internazionali di quella carriera di polemista social-religioso che Tolstoj aveva inaugurato una decina d'anni addietro, con "La confessione". Il fulcro delle sue riflessioni era inteso a ribadire le ragioni di un cristianesimo rigorosamente evangelico, contro le Chiese istituzionali e il loro "pseudo-cristianesimo" impartito alle greggi, ma anche contro quell'ordine costituito che in tutti gli stati "cristiani" aveva appunto nelle Chiese i suoi migliori alleati. Sia secondo i seguaci, sia secondo i critici di Tolstoj, "Sulla vita" è importante in quanto originalissima, illuminante reinterpretazione del concetto evangelico di "vera vita", con stimolanti implicazioni filosofiche, contrapposta a un cristianesimo trasformatosi in "religione della morte". Un testo decisivo per comprendere l'evoluzione del pensiero di Tolstoj. #T

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Considerate pura follia tutto quello che leggerete in questo gruppo se avrete la necessità di aggrapparvi alle Vostre certezze.
Considerate Satira tutto quello che leggete se i dubbi che sorgeranno in voi e la dissonanza cognitiva perenne in cui vivete diventa difficile da sostenere.
"...siamo i pagliacci e voi i bambini..."