Nella Divina Commedia di Dante, vi è una categoria di persone che non merita, secondo il Sommo Poeta, nemmeno di varcare le porte dell'Inferno, tanto che inutile è stata la loro esistenza: gli Ignavi. Nell'uso moderno del termine "pigrizia" si è forse persa troppa della sua enfasi; per noi è diventato quasi consueto eccedere nell'ozio, e lo sviluppo della nostra società sta assumendo una forma idonea a questo atteggiamento lascivo nei riguardi di questa tendenza a indulgere nell'accidia: siamo iper sedentari, intellettualmente rachitici, e non abbiamo più nemmeno la Volontà di sognare. La nostra società, ciò che rappresenta, per Dante non sarebbe neanche degna di commento, neanche un girone degli Inferi è riservato a coloro belano svogliatamente sprecando volontariamente il dono della Vita.
"Non ragioniam di loro, ma guarda e passa..." così Virgilio esorta Dante a lasciare a quelle anime ciò che esse hanno nutrito per tutta la loro esistenza: il Nulla. E il Nulla, oggi, dilaga."Ma eccedi, eccedi! “
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