L'ESPLOSIONE DI BEIRUT

La versione ufficiale parla di una fabbrica di fuochi d'artificio che e' esplosa, ma un importante esperto di esplosivi evidenzia tutte le falle di questa versione mainstream.

Lo stesso presidente Trump parla di un attacco programmato, probabilmente un razzo bomba sganciato da un aereo con l'intento di colpire un bersaglio importante...forse un grande magazzino di armi ed esplosivi.

Danilo Coppe, è un geominerario, fra i più importanti esperti di esplosivistica in Italia e fondatore della SIAG, società di esplosivistica civile con sede a Parma, Torri, palazzi, acquedotti, ponti, campanili, eco-mostri e persino ciò che rimase, a Genova, del vecchio Ponte Morandi: numerose sono le esplosioni controllate affidate nel nostro Paese a Coppe. Che su quanto avvenuto a Beirut, non ha dubbi: "Il nitrato di ammonio fa del fumo giallo e lì si vede arancione e rosso, primo. Secondo: non erano 2.700 tonnellate, perchè se fossero state 2.700 tonnellate, voleva dire più di 100 container di nitrato di ammonio. E 100 container non esplodevano in simultanea così, perchè il nitrato di ammonio da solo se ne sta bravo".




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"...siamo i pagliacci e voi i bambini..."