IL PROFESSOR DE DONNO CONTRO FAZIO E BURIONI

Una cura al plasma sperimentata dal Professor Giuseppe De Donno: “un metodo efficace, l’unico esistente contro il coronavirus”, centinaia il numero di pazienti guariti grazie al trattamento e tra questi c’è anche un record mondiale: la prima donna incinta guarita dal Covid-19, Pamela.

Il professore continua dichiarando “Tante polemiche sul plasma perché non è prodotto in laboratori farmaceutici. Nas controllano così anche le altre ricerche?”

Poi parlando della prima donna incinta guarita dal coronavirus dice

“Lei ha avuto il coraggio di accettare questa proposta che le ho fatto in un pomeriggio solitario, anche perché volevo proteggere tutti i miei medici e assumermi io tutta la responsabilità, lei ha accettato questo tentativo terapeutico. E’ il primo caso al mondo e io un po’ di paura ce l’ho avuta, adesso però è una grande gioia. Aver salvato una mamma e la sua creatura che verrà alla luce a fine luglio penso che sia quanto di più bello ci possa essere. Nas o non Nas, se tornassi indietro lo rifarei non una volta ma cento volte”.

Ma Burioni attacca dalla sua poltrona televisiva questa terapia e dice “Cura al plasma costosa”, la risposta del Prof. De Donno non tarda:

“Il Prof. Burioni forse ha fatto male i conti. Il plasma è gratuito perché viene donato dal popolo e torna al popolo. Noi abbiamo fatto due conti per capire quanto può costare una sacca di plasma da 600 ml e costa circa 160 euro con tutto: spese del personale, il percorso per purificare il sangue, il costo della sacca di plastica, cioè tutto quello che serve per produrre una sacca. Per cui un’aliquota da 300 ml costa circa 80 euro, 82,50 per la precisione, e io penso che spendere 82,50 euro per salvare una vita vuol dire avere un costo quasi gratuito”.

De donno poi parla dell'intervento dei Nas:

“Una volta che l’Italia fa una scoperta come questa penso che i Nas debbano essere orgogliosi, non vessatori. A me piacerebbe sapere se i Nas stanno indagando su tutte le ricerche di farmaci utilizzati off-label, vorrei sapere quanti medici hanno chiesto il consenso ai pazienti per utilizzare farmaci che non hanno nessuna indicazione per le polmoniti da coronavirus. Noi abbiamo sempre chiesto il consenso per la sperimentazione e il consenso alla trasfusione di plasma ad ogni paziente"

Il perché dell’avversione? Si chiede De Donno, e poi si risponde egli stesso... Una proposta terapeutica che viene da una piccola città e da un ospedale non molto famoso, il mondo universitario questo non lo accetta mai, non accetta mai che un piccolo ospedale possa produrre una scoperta o che possa pure il decorso di una malattia o in questo caso da una pandemia ed essere un modello mondiale. Questo perché è chiuso in sé stesso e fa fatica ad accettare che un’ospedaliero possa produrre qualcosa che non viene dal mondo universitario. Poi ci sono altri motivi… il plasma non è sponsorizzato.

Lo sfogo del Professore: “Mi accusano di demagogia”

“Per denigrarci ci dicono che è una roba vecchia, questo per farvi capire l’ambiente in cui ci si trova a lavorare con grandissima ‘serenità’. Quando uno lavora 18 ore al giorno, attaccato a un ventilatore a regolare un monitor, a vedere il paziente che ti sbuffa in faccia coronavirus e tu sei preoccupato perché vedi negli occhi del paziente il terrore, anche star dietro a queste baggianate di questi professori che vengono a dire che il coronavirus non arriverà mai in Italia e poi pontificano e ti fanno passare anche per deficiente, scusate ma io non lo accetto più. In questi giorni ho ricevuto 18 proposte per andare a lavorare all’estero, in tutte le parti del mondo, ma io lo dico chiaramente: per dispetto non me ne vado dall’Italia. Se loro pensano che in questo modo fanno allontanare tutti i professionisti che vogliono impegnarsi per il loro paese fino a minacciarli con cose stiamo vivendo tutti i giorni loro si sono assolutamente sbagliati. Hanno toccato un tasto pericoloso e non possono accusarmi di demagogia.

...Quando da Fazio invitano Pavia e hanno l’obbligo di non nominare Mantova che ha arruolato la maggior parte dei pazienti un motivo c’è! Sono cose che non avvengono per caso. Ma i cittadini non sono deficienti: io stanotte non ho dormito perché ho ricevuto non so quante mail e messaggi di gente che criticava quella trasmissione. E io penso che i messaggi che ho ricevuto io siano di gran lunga il numero di spettatori che ha avuto Fazio che è pagato con soldi pubblici e non ha fatto una corretta informazione. Rispetto al paese è un comportamento non corretto perché non si vuol far passare il messaggio che invece c’è la base di questo nostro approccio che sicuramente costa molto meno di altri approcci e i cui risultati li vedremo dopo la pubblicazione di questo lavoro.

A me del potere, della fama, di andare in televisione non me ne può fregar di meno. Io sono un medico di campagna che ha sempre fatto il medico di campagna e spero di tornare al più presto di tornare nel più grande anonimato come ero anonimo fino a un mese fa. E’ questo il mio obbiettivo. A me l’unica cosa che interessa è che mi diano gli strumenti per salvare le persone e questa volta lo strumento lo abbiamo inventato io e il Dottor Franchini ed è questo che il mondo scientifico deve avere il coraggio di riconoscere”.


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