COSA SONO I PATTI LATERANENSI?

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Che cosa sono i Patti Lateranensi?
Sono gli accordi firmati l’11 febbraio 1929 dal capo del governo italiano, Benito Mussolini, e dal Segretario di Stato vaticano, cardinal Pietro Gasparri. Con questi Patti viene messa fine alla «questione romana», la controversia tra Chiesa e stato italiano, affiorata dopo l’Unità d’Italia, e raggiunta la cosiddetta «conciliazione».

Che cosa stabiliscono?
I Patti Lateranensi del ‘29 si compongono di due parti. La prima è un Trattato internazionale: la Santa Sede riconosce lo Stato italiano con Roma capitale e si vede riconosciuta la sovranità sullo “Stato della Città del Vaticano”. E’ prevista una convenzione finanziaria, con cui l’Italia si impegna a pagare al Pontefice una indennità, come riparazione per aver perso lo Stato pontificio. La seconda parte è costituita dal Concordato, che regola i rapporti tra Chiesa e Regno d’Italia».

Cosa prevede il Concordato del 1929?
Stabilisce che la religione cattolica è la sola religione di Stato. E prevede una serie di misure, come gli effetti civili del matrimonio religioso e l’esenzione del servizio militare per i sacerdoti. Permette inoltre alle organizzazioni dell’Azione cattolica di continuare a operare e stabilisce l’insegnamento della religione cattolica come «fondamento e coronamento» dell’istruzione pubblica.

Perché i Patti Lateranensi si chiamano così?
Il nome viene da San Giovanni in Laterano, il luogo dove gli accordi vennero firmati nel 1929.

I Patti Lateranensi sono riconosciuti dalla Costituzione italiana?
Sì all’articolo 7, che recita: «Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani. I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale».

I Patti Lateranensi sono mai stati rivisti?
Sì, dopo lunghe e laboriose trattative è stato rivisto il Concordato. Il 18 febbraio 1984, il presidente del Consiglio italiano, Bettino Craxi, e il cardinale Agostino Casaroli, in rappresentanza della Santa Sede, firmano a Roma, a Villa Madama, un nuovo Concordato.

Cosa prevede il Concordato del 1984?
La religione cattolica non è più definita sola religione di Stato. L’ora di religione nelle scuole, fino a quel momento obbligatoria, diventa invece facoltativa. Vengono stabilite delle condizioni da rispettare perché un matrimonio celebrato col rito religioso possa essere riconosciuto come unione civile, dallo stato italiano. Viene inoltre introdotto un nuovo metodo di sostentamento della Chiesa, l’8 per mille, che entra in vigore il 1° gennaio 1990: il meccanismo attraverso il quale si può devolvere quella percentuale di gettito Irpef alla Chiesa cattolica.

Com’erano regolati i rapporti tra Italia e Chiesa prima dei Patti Lateranensi?
Prima della firma dei Patti del 1929 era in vigore la Legge delle Guarentigie, cioè «delle garanzie», che era stata approvata dal Parlamento italiano il 13 maggio 1871. Con questa legge, il Regno d’Italia s’impegnava unilateralmente a garantire al Papa le condizioni per lo svolgimento del suo magistero spirituale. Gli attribuiva particolari prerogative, come la possibilità di avere un corpo di guardie armate e onori sovrani, e gli offriva anche una dotazione annua. Ma il pontefice, Pio IX, che aveva subito la presa di Roma (con la breccia di porta Pia, il 20 settembre 1870), rifiutò l’introito, respinse la legge e si mostrò inflessibile contro il neonato stato italiano: fino a pronunciare, nel 1874, il famoso «non expedit», cioè il divieto, rivolto ai cattolici, a partecipare alla vita politica del Regno.

Altre confessioni religiose hanno stipulato accordi con lo Stato italiano?
Sì, l’Italia ha firmato accordi con altre confessioni religiose, che prendono il nome di intese, approvate ai sensi dell’articolo 8 della Costituzione. Tra le intese già approvate c’è quella con l’Unione delle Chiese cristiane avventiste del 7° giorno, le Assemblee di Dio, l’Unione delle Comunità Ebraiche, la Chiesa Evangelica Luterana. Tra le intese firmate e non ancora approvate con legge c’è quella con l’Unione induista italiana, l’Unione Buddista italiana, la Chiesa Apostolica e la Congregazione cristiana dei Testimoni di Geova. Non c’è invece alcuna intesa con l’Islam.

Altri Paesi hanno firmato concordati con la Santa Sede?
Sì. Altri Paesi come la Polonia, il Portogallo, la Spagna. Mentre in Francia è ancora in vigore la legge della più totale separazione fra Chiesa e stato, risalente al 1905, che mandò in pensione il concordato firmato un secolo prima. #T

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