Come è noto, il calendario islamico è strettamente lunare – come quello ebraico – e, per questo motivo, non può coincidere con quello gregoriano, di stampo solare. Nel calendario islamico, in particolare, i mesi durano alternativamente 29 e 30 giorni, mentre il calcolo degli anni viene fatto iniziare nel 622 d.C., anno in cui il profeta Maometto compì l'Egira: la rottura dei primi fedeli con i legami tribali avvenuta con il trasferimento dalla Mecca (città natale di Maometto) a Medina (che al tempo si chiamava Yathrib).
Il mese di Muharram – piuttosto che l'inizio del nuovo anno in sé – è molto importante per i musulmani, poiché esso è un mese sacro (ve ne sono altri tre). In particolare in questo mese era vietato, per rispetto all'Islam, muovere guerra. In linea di massima, però, e dal punto di vista religioso, il capodanno islamico non viene “festeggiato” in senso stretto, esso rappresenta piuttosto un momento di meditazione e di preghiera da compiersi in modo sobrio, accogliendo il 1439 con la pace.
Il mese di Muharram – piuttosto che l'inizio del nuovo anno in sé – è molto importante per i musulmani, poiché esso è un mese sacro (ve ne sono altri tre). In particolare in questo mese era vietato, per rispetto all'Islam, muovere guerra. In linea di massima, però, e dal punto di vista religioso, il capodanno islamico non viene “festeggiato” in senso stretto, esso rappresenta piuttosto un momento di meditazione e di preghiera da compiersi in modo sobrio, accogliendo il 1439 con la pace.
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