I NAZISTI ALLA RICERCA DI AGARTHA

I NAZISTI, LA TERRA CAVA, E IL MITICO REGNO DI AGARTHI
Alla fine del XVII secolo l’astronomo britannico Sir Edmund Halley nella sua opera “Philosophical Transactions of Royal Society of London“ (1692) postulò l’idea che la Terra fosse vuota al suo interno, formata da un guscio esterno spesso 800 km, con a sua volta due altri gusci interni concentrici e un nocciolo interno. Questi gusci avrebbero avuto le dimensioni dei pianeti Venere, Marte e Mercurio, e sarebbero separati da atmosfera.
Ogni guscio avrebbe dei poli magnetici propri, e ruoterebbero a velocità differenti.
Halley propose questa teoria per cercare di dare una spiegazione razionale ad alcuni risultati anomali ottenuti dalla bussola, per poi spingersi oltre, teorizzando che l’atmosfera interna fosse luminescente, che i continenti interni fossero abitati e che i gas sfuggiti dai passaggi ai poli fossero la causa dell’ aurora boreale
Questa teoria conosciuta come “la teoria della terra cava” ebbe molta presa sulla gente dell’epoca, al punto che fu di grande ispirazione per una moltitudine di testi a tema fantastico, tra i quali spicca particolarmente il celebre romanzo d’avventura “Viaggio al centro della terra” (1864) dello scrittore francese Jules Verne.
Anche in epoca “moderna” diversi studiosi e ricercatori di “misteri” si sono posti l’interessante quesito riguardo alla vera natura del globo terrestre, e la possibilità che questo possa essere cavo al suo interno (o almeno parzialmente cavo) e abitato.
Molte persone al giorno d’oggi sono a conoscenza delle storie leggendarie riguardo al fatto che i Nazisti negli anni ’30 esplorarono le regioni polari del nostro pianeta. Queste voci, ritenute da alcuni soltanto delle semplici leggende metropolitane, in realtà sembrano trovare ampio riscontro storico, poiché è ampiamente dimostrato (e come vedremo in seguito anche da alcuni documenti recentemente declassificati del KGB) che quando la Germania nazional socialista inviò una spedizione in Antartide nel 1938, rivendicò il territorio della Nuova Svevia (Neuschwabenland), e vi installò nel sottosuolo diverse basi militari segrete, tra le quali figurerebbe la leggendaria “base 211“, nota anche come Nuova Berlino (Neu Berlin in tedesco).
A tal proposito, Il Grand’ammiraglio tedesco Karl Dönitz dichiarò nel 1943: “La flotta sottomarina tedesca è orgogliosa di aver costruito per il Führer in un’altra parte del mondo una Shangri-La in terra, una fortezza impenetrabile”.
È noto che i Nazisti spedirono continuamente uomini e materiali al Polo Sud durante gli anni precedenti alla guerra, e respinsero pure un attacco “post WW2” da parte degli “Alleati” nel 1946, capeggiati dal famoso ammiraglio Byrd, che si ritirerà in disgrazia dopo aver riportato danni e vittime sostanziali (vedi l’operazione Highjump). L’ammiraglio statunitense Richard Byrd, dopo il suo ritorno dalla spedizione militare avvenuta in Antartide nel 1947, dichiarò: “è necessario che gli Stati Uniti intraprendano azioni difensive contro i combattenti aerei nemici provenienti dalle regioni polari”, e che in caso di una nuova guerra, gli Stati Uniti sarebbero stati attaccati da “caccia in grado di volare da un polo all’altro con incredibile velocità”.
Queste dichiarazioni sarebbero presenti nel famoso diario di bordo scritto da Byrd, e pubblicato negli anni ’90, quasi quarant’anni dopo la sua morte.
Nel diario Byrd riporta il resoconto delle spedizioni che esso intraprese nei due “poli” negli anni ’40 per conto del governo degli Stati Uniti, descrivendo di essere stato “scortato” da aviogetti sconosciuti dalle caratteristiche incredibili che lo costrinsero ad atterrare in una terra ignota, nella quale ebbe un incontro e un dialogo con il “capo” di questa terra che gli diede precise istruzioni, e comunicò nella fattispecie le preoccupazioni sue e della sua gente per l’”andazzo” che stavano prendendo i rapporti tra i vari popoli della Terra agli albori dell’epoca atomica, preoccupazioni che, ovviamente, furono del tutto ignorate.

LE MAPPE RITROVATE DEL TERZO REICH
Non molto tempo fa sono state recuperate alcune mappe “Top Secret” appartenute al Terzo Reich, in cui sono descritti diversi passaggi segreti utilizzati dalle U-Boot (Sottomarini) tedeschi per accedere a misteriose regioni sotterranee, nonché mappe complete di entrambi gli emisferi e il misterioso regno di Agarthi.
La possibilità che la terra sia vuota al suo interno e che possa essere raggiunta attraverso i due poli (polo nord e/o sud) e che antiche civiltà segrete risiedono in essa, ha alimentato l’immaginazione della gente per molti anni a seguito della fine ufficiale della seconda guerra mondiale.
Queste mappe recentemente declassificate hanno aggiunto nuovo carburante alla speculazione esistente già da diversi decenni.
È stata anche riportata alla luce una lettera presumibilmente scritta da Karl Unger, che si trovava a bordo della U-Boot tedesca 209 comandata da Heinrich Brodda, nella quale vi è scritto che l’equipaggio era riuscito ad arrivare all’interno della Terra, e che pertanto non aveva intenzione di ritornare indietro.
Le storie di cui sopra infatti sono supportate – e inequivocabilmente confermate – anche dalle mappe redatte dal famoso cartografo e artista Heinrich C. Berann per la National Geographic Society nel 1966. In una di queste mappe infatti possiamo osservare il continente antartico senza lo spessore dei suoi ghiacciai, proprio come riportato nelle mappe naziste.
Ma i dettagli più intriganti sono sicuramente la presenza di passaggi subacquei che attraversano l’intero continente, e convergono nella posizione esatta identificata come l’apertura verso la “Terra Cava” o la “Terra Interna”.
I NAZISTI ALLA RICERCA DELLE CIVILTÀ PERDUTE
Adolf Hitler come è noto era ossessionato dal misticismo e dalla storia antica, e molti dei suoi seguaci lo sapevano e lo sostennero. La possibilità che la terra sia cava, o almeno parzialmente cava, e che sia accessibile attraverso i poli nord e sud, e che delle civiltà segrete altamente avanzate vivano in essa, ispirò fortemente i gerarchi nazisti, uno tra tutti Heinrich Himmler, il braccio destro del Führer, anch’egli ossessionato da sempre dalla storia antica dell’umanità, al punto da fondare la Forschungsgemeinschaft Deutsches Ahnenerbe, “Associazione per la ricerca e la diffusione dell’eredità ancestrale”, che aveva il compito di svolgere ricerche nel campo della storia antica, studiando i fatti da un punto di vista scientifico, in maniera oggettiva e senza falsificazioni. Questa associazione finanziò una moltitudine di scavi archeologici e di spedizioni per tutta l’Europa, sulle Ande, nelle montagne del Mato Grosso nel Nord, e le montagne di Santa Catarina nel Sud del Brasile, in Cecoslovacchia, e in Tibet, in una famosa missione tedesca capeggiata dall’antropologo Ernst Schäfer (vedere al riguardo nostro articolo su Shambhala).
C’erano diversi elementi che ispiravano questa ricerca, due tra tutti: la ricerca della razza progenitrice dei tedeschi, la razza Ariana, e il ritrovamento dei mitici regni sotterranei di “Shambhala” e “Agarthi” nei quali sarebbero vissute popolazioni di superuomini scampati ai disastrosi diluvi dell’antichità.
I nazisti collegavano l’esistenza del regno di Shambhala con quella, in un passato antico, del “regno di Tule Iperborea”, di cui aveva parlato lo storico greco antico Erodoto (V secolo a.C.), il quale aveva riportato la leggenda egiziana secondo la quale il continente di Iperborea sarebbe sorto nelle terre vicine al Polo Nord.
A seguito di una forte glaciazione la sua popolazione si sarebbe spostata più a sud. A ciò, nelle motivazioni di ricerca che muovevano i gerarchi nazisti, si aggiunse particolarmente la teoria dell’esistenza del “Vril”.
Nel 1871 il romanziere britannico Edward Bulwer-Lytton nel suo libro “La razza che verrà” descrisse una razza superiore sopravvissuta ai cataclismi mitologici, i “Vril-ya”, che vivrebbero sottoterra e aspirerebbero a conquistare il mondo tramite il “Vril”, una forma di energia psicocinetica.
“Il mondo cambierà“, scriveva Bulwer-Lytton, (discorso ripreso anche da Adolf Hitler) “i nostri Signori usciranno dal centro della Terra. O noi facciamo un’alleanza con loro, diventando così Signori noi stessi, o ci troveremo tra gli schiavi, nel mucchio di letame che nutrirà le radici delle nuove città che sorgeranno”.
L’autore francese Louis Jacolliot aggiunse altri particolari nella sua opera “Le Fils de Dieu” (Il figlio di Dio) del 1873 e in “Les Traditions indo-européeenes” (Le tradizioni indo-europee) del 1876.
In questi testi l’energia “Vril” veniva messa in relazione con l’esistenza di popoli che vivrebbero nel sottosuolo dell’isola di Thule. I Tuleani avrebbero avuto in progetto di convogliare la loro massa di energia “vril” per diventare “superuomini” e risalire nel mondo in superficie.
LA SOCIETÀ VRIL
Nel 1921 nacque per volere di Karl Hausofer e Rudolf Freiherr von Sebottendorff – il cui vero nome era Adam Alfred Rudolf Glauer – la Vril Gesellschaft (Società Vril) o Loggia Luminosa, una comunità segreta di medium ed occultisti tedeschi, in stretto contatto con l’Hermetic Order of the Golden Dawn.
Secondo quanto riportato da Jan Van Helsing, pseudonimo di Jan Hudo Holey, ne “Secret Societies and their power in the 20th Century” (“Geheimgesellschaften und ihre Macht im 20. Jahrhundert”), nel 1917 il Barone Von Sebonttendorf, Karl Hausofer, l’asso dell’aviazione Lothar Waiz, il Prelato Gernot della Segreta “Societas Templi Marcioni” (gli eredi dei Cavalieri Templari) e la bella Maria Orsic, si incontrarono per la prima volta a Vienna.
La bionda medium Maria Orsic di Zagabria della “Thule Gesellschaft” divenne la leader delle “Vrilerinnen”, le bellissime giovani donne dai capelli lunghissimi della Vril Gesellschaft. Nella Germania pre-WWII, le sorelle Vril (luce) condussero molte ricerche sul fenomeno psichico, la tecnologia avanzata di propulsione e gli antichi aviogetti perduti dalla forma discoidale.
L’intento primario di questa società era lo studio dell’origine della Razza Ariana, la ricerca dei progenitori Ariani, che ritenevano essere gli antichi superstiti di Atlantide ed il recupero dell’energia libera del Vril per gli “Eletti”.
Il loro motto era: “Non tutto il Bene viene da lassù”, e il loro simbolo era una giovane donna dai lunghi capelli raccolti a coda di cavallo che diventò anche il segno di riconoscimento del gruppo che si definiva “Alldeutsche Gesellschaft für Metaphysik.”
La lunga coda di cavallo non era solo un segno di riconoscimento, ma per le tradizioni esoteriche rappresenta la “forza medianica”. I capelli lunghi fungerebbero infatti da antenne “magiche”. Per questo motivo le poche foto arrivate fino ai nostri giorni ritraggono sempre i membri della Vril con chiome lunghissime.

La loro società Vril, i cui membri comprendevano alcuni che sarebbero divenuti in seguito personalità di spicco del partito nazional socialista tedesco, credevano che molte delle civiltà antiche (tra cui anche i Sumeri e gli Accadi) avessero ereditato le loro avanzate conoscenze dai sopravvissuti della leggendaria Atlantide.
La società Vril portò avanti l’idea dell’esistenza di una civiltà sotterranea governata da un’antichissima razza progenitrice del genere umano che aveva imparato a convogliare l’energia libera, chiamata appunto Vril. Si dice che questa ancestrale civiltà Ariana sia sopravvissuta ai cataclismi antidiluviani che conclusero la cosiddetta “età del ghiaccio” (l’ultimo periodo glaciale, la glaciazione Würm, terminato circa 10.000 anni fa) e continuano a prosperare sotto la superficie terrestre.
Il politologo Giorgio Galli, grande esperto di occultismo e società segrete, nel suo saggio “Hitler e il nazismo magico. Le componenti esoteriche del Reich Millenario” (Rizzoli, 2001), fa riferimento al fatto che quando Bulwer-Lytton ipotizzava il Vril, egli sperimentava la Magia sessuale, “cioè di poteri ‘speciali’ derivanti da pratiche sessuali (rituali) ed il potere che da essa scaturiva.”
In una intervista recente Galli riguardo alle società segrete che si tramandano la conoscenza della storia umana aggiunge che: “(Questa era) una concezione secondo cui la storia che conosciamo è solo una parte della storia dell’umanità. Solo alcune élites di iniziati conoscono “tutta” la storia. La storia antichissima di civiltà pure e incorrotte. Questo sapere e queste conoscenze, a cui è possibile attingere con pratiche e riti occultistici, trasmettono un particolare potere agli iniziati i quali devono svolgere anche un ruolo politico per gestire il futuro di una umanità decaduta cui occorre restituire le doti e le caratteristiche andate perdute nel tempo. I componenti di queste società si ritengono, insomma, depositari di un’antica sapienza primordiale che si manifesta spesso in riti particolari”.
Questo era esattamente il credo della società Vril, così come quello della società Ahnenerbe di Himmler.
“La Società credeva [inoltre] che Vril fosse la lingua parlata dagli Atlantidei o Tuleani. Era un idioma composto di suoni e di clic.
La Società Vril forniva rivelazioni segrete, la venuta della Nuova Era, il ritorno della lancia del destino, il ritorno della magica pietra nero-violetta, e del pugnale in ferro nero della vecchia fede pagana germanica. (…) La Società Vril riteneva che la vera fonte di energia fosse il Sole Nero, un’infinita radiazione di energia reale anche se invisibile per l’occhio umano.” (Encyclopedia of Ancient and Forbidden Secrets, voce “Vril”)
Il Dottor Willy Ley, uno dei massimi esperti della scienza missilistica di sempre, dichiarò che i membri della Società Vril ritenevano di essere in possesso di conoscenze segrete che avrebbe permesso loro di mutare, rendendoli simili ai superuomini che risiedono all’interno della Terra Cava.
“Il dottor (…) Ley, uno dei pionieri della moderna scienza missilistica: studioso tedesco fuggito negli USA nel 1933, scrive (1947) su una rivista americana della nascita nel 1925 della Loggia della Luce (detta anche Societa’ della Verita’) in contatto con i super uomini Vril, e, congiuntamente a questi ultimi, rivolta alla conquista globale. Ley venne sbeffeggiato dalla comunita’ dei suoi colleghi scienziati e la data della presunta costituzione si prestò a critiche feroci; e’ altresì vero che nel 1925 venne sciolta Thule, che confluì nel gruppo dirigente del partito nazista, così come e’ vero che in quel periodo Hitler si distaccò definitivamente dall’insurrezionalismo dei Frei Korps per avvicinarsi alla classe colta degli industriali ed ai Junkers della vecchia germania: è così, l’ideologia dei picchiatori in camicia bruna non era quella dei cosiddetti eletti nel cuore del partito. Ricercatori successivi a Ley si divisero sull’identificazione dei Vril: per alcuni, essi erano una super razza originaria del nostro Pianeta nascostasi probabilmente alla fine dell’Eta’ dell’oro nel sottosuolo, ove aveva costruito enormi cunicoli entro cui si spostavano a velocita’ vertiginosi su dischi volanti; per altri essi erano degli extraterretri veri e propri provenienti dallo spazio. Quest’ultima ottica prendeva le mosse proprio da un mito interno a Thule, cioe’ che i leggendari Iperborei (qui nostro articolo) fossero i discendenti dell’equipaggio di un’astronave schiantatasi sulla Terra, fuggita da un remoto pianeta in preda ad una guerra catastrofica. Dalle migrazioni degli Iperborei, sarebbero nate alcune etnie particolari: Celti, Norreni, Bretoni, Baschi ed Ariani.” (Pensatore, “La Svastica sull’Antartide. Una ‘contaminatio’ Aliena-Nazista-Americana”)
Le medium per raggiungere la massima concentrazione usavano alcune tecniche particolari di meditazione derivate (si dice) dagli Esercizi Spirituali ideati dal religioso basco Ignazio di Loyola.
L’uso di queste tecniche avrebbe permesso nell’iniziato la riattivazione del Vril dormiente. I membri della Loggia Illuminata credevano che la riattivazione del Vril avrebbe riportato i popoli della Terra Cava in superficie e solo chi riusciva a padroneggiare la potenza del Vril, sarebbe diventato simile ad Essi, mentre gli altri, i cosiddetti “non risvegliati” sarebbero rimasti schiavi.
È interessante notare come la descrizioni del Vril, da molti punti di vista sembra somigliare sorprendentemente al “terzo occhio” (e/o ghiandola pineale) celato e descritto nelle antiche tradizioni del mondo antico.
YAHWEH IL MALVAGIO DEMIURGO, GESÙ IL BUON EONE
Ad inizio degli anni ’90, venne fondata a Vienna da Norbert Jurgen-Ratthofer e Ralft Ettl, una società che si ispirò profondamente alla ormai disfatta società della Vril, ovvero la “Tempelhofgesellschaft“. Questa ha avuto come scopo l’insegnamento della dottrina del Marcionismo, una dottrina gnostica che identifica il dio veterotestamentario Yahweh con il “Demiurgo” il creatore del mondo materiale, del Male. Secondo gli iniziati, la razza Ariana destinata a dominare il mondo, si sarebbe stabilita su Atlantide, dopo l’arrivo da Aldebaran, la stella principale della costellazione del toro.
In tutte le dottrine gnostiche, ed in particolare nel Marcionismo, vi è insegnata la netta contrapposizione tra le forze del bene e della luce, e quelle del male e delle tenebre. Le forze del bene sarebbero rappresentate dal “Buon Dio”, L’Eone Gesù, il Soter, mentre invece le forze del male dal Demiurgo, il creatore del Mondo materiale “El Shaddai”, l’elohim che strinse l’antica alleanza con il popolo ebraico, e che secondo questa dottrina sarebbe anche l’Arconte ostile l'”Elsadaios”, l’Arconte che rappresenta il Sole.

I testi e le tradizioni di tutta l’antichità abbondano di leggende riguardanti l’esistenza di dimore situate nelle profondità del sottosuolo, dove dimorerebbero antiche presenze dotate di capacità fuori dal comune.
I Sumeri, gli Egizi, gli antichi Greci, i Norreni, i Buddisti tibetani e i Cristiani credevano che gli inferi fossero ubicati nel mondo sotterraneo, e che potevano essere raggiunti solo tramite alcuni precisi ingressi.
Nel corso del tempo questi luoghi furono trasformati e alterati (in alcuni casi del tutto inspiegabilmente) in regni “dei morti” raggiungibili dagli spiriti dei defunti (in alcuni casi come nella tradizione religiosa cristiano/cattolica sono le anime degli uomini che “peccarono in vita” che da morti sprofonderebbero negli inferi) ma in origine erano luoghi del tutto diversi rispetto a come vengono immaginati dai più.
Luoghi quali l’Ade della mitologia greca, lo Svartálfaheimr della mitologia norrena, lo Sheol ebraico, l’inferno cristiano stesso, l’Apsû Sumero, la Shambhala Tibetana, e la Duat degli antichi egizi sono alcuni chiarissimi esempi.
I pellegrini si recavano nell’isola di San Patrizio (chiamata anche purgatorio di San Patrizio), sulla costa di Co Donegal, dove credevano esistesse un ingresso diretto al Purgatorio, mentre le antiche leggende del Messico descrivono una grotta, situata all’interno di una montagna nei pressi di Ojinago abitata da creature diaboliche che dimorerebbero nelle “profondità” della terra.

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