GUERRA ALLA PEDOFILIA

 


La lotta alla pedofila si sta facendo serrata, sembra che ci sia una precisa volontà internazionale di porre fine al commercio di minori, ma in gioco non vi e' solo l'abuso sessuale, ma si parla anche di traffico di organi e sacrifici cruenti.

Nove bambini, di età compresa tra i due ei 16 anni, sono stati salvati la scorsa settimana dopo che la Polizia Federale Australiana ha notificato al governo delle filippine quello che si stava svolgendo ad Angeles City (altro che città degli angeli direi), a nord di Manila; questi bambini sarebbero stati utilizzati per produrre materiale pedopornografico trasmesso in live streaming.

Anche in Colombia e' stata smascherata una banda dedita al traffico di pornografia infantile grazie anche alla collaborazione della polizia italiana. La collaborazione tra polizia colombiana ed italiana e' riuscita a smantellare questa rete di pedofili che commercializzava contenuti sessuali tramite whattsup in America, Africa ed Europa.
Le quattro persone hanno catturato crimini informatici commessi a Popayán, Medellín, Pereira e Cartagena.
Secondo le autorità colombiane, gli investigatori internazionali stavano monitorando questa banda da diversi mesi, motivo per cui, da Roma, hanno allertato la polizia colombiana affinché prendesse provvedimenti in merito.
Da quell'avvertimento, le autorità nazionali si sono legate alle indagini e sono riuscite a raccogliere 351 cellulari di persone che, da altri paesi, hanno acquistato video, foto e altro materiale in cui minorenni hanno subito abusi sessuali.

In totale, secondo le forze dell'ordine, sarebbero più di 400 le persone coinvolte, la maggior parte dei contenuti sequestrati è stata prodotta in territorio colombiano, da dove, attraverso gruppi WhatsApp chiusi e altre applicazioni di messaggistica, hanno diffuso materiale pornografico audiovisivo in cui i bambini hanno subito ogni tipo di abuso.

Dopo che i quattro resposabili sono stati catturati a Popayán, Medellín, Pereira e Cartagena, le autorità si sono recate nei loro luoghi di residenza e sequestrato una grande quantità di prove.

L '“Operazione Luna Park” ha avuto il suo primo capitolo in Europa nel dicembre 2020, quando la Polizia Postale della città italiana di Milano ha individuato 81 italiani, accusati di acquisto e distribuzione di materiale pedopornografico. Le forze dell'ordine italiane hanno effettuato più di 300 perquisizioni in 18 delle venti regioni italiane, in quella che è stata definita una delle più grandi operazioni contro la pornografia infantile compiute in negli ultimi anni.

Tra gli indagati italiani vi sono lavoratori, studenti, pensionati, impiegati statali, disoccupati e imprenditori, tra cui un professore universitario di 71 anni di Napoli e un disoccupato di 20 anni residente a Venezia, che erano gli organizzatori dei social network ed erano in incaricato di diffondere e gestire gruppi alla ricerca di “clienti” ovunque nel mondo.

Mi rendo conto che sono argomenti che provocano disgusto ed orrore ma non possiamo chiudere gli occhi e dire non ci riguarda.

Il lato positivo in tutto questo, come ho scritto al principio di quest'articolo e' che sembra vi sia la precisa volontà da parte di una collaborazione internazionale di porvi fine e localizzare non solo i responsabili materiali ma soprattutto i mandanti

fonti:

https://www.9news.com.au/.../74e2eb8d-5dc1-4608-88dc...

https://www.archyde.com/more-than-400-involved-in-48.../ 

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"...siamo i pagliacci e voi i bambini..."