RETTILIANI, METAMORFOSI E MUTAFORMA APPROFONDIMENTO (2)

 


Il mutaforma o essere proteiforme è un essere vivente in grado di mutare forma.
Il tema di esseri umani, o altre creature viventi, dotati della capacità di mutare forma, ha una lunga tradizione letteraria, mitologica e folkloristica: si riferisce alla capacità di un essere vivente di assumere sembianze di un'altra persona o di un animale (metamorfosi, questa, detta anche teriantropia).
I pantheon di molte mitologie annoverano divinità, o altre creature soprannaturali, capaci di assumere sembianze di animali o di mortali. Nella mitologia greca, l'esempio per eccellenza è Proteo, che poteva assumere qualunque aspetto a meno che non lo si immobilizzasse; ma anche gli dèi dell'Olimpo spesso si trasformavano in animali. Nella mitologia norrena, la capacità di mutare forma è usata soprattutto da Loki (trasposizione nordica della figura di Enki), si trasforma per esempio in cavallo, salmone, pulce; ma lo stesso grande padre Odino (trasposizione di Anu) spesso si mescola agli umani sotto mentite spoglie pur mantenendo, di solito, il suo tratto distintivo, l'essere orbo di un occhio.
Anche divinità minori come i nani potevano mutare forma; per esempio, Fafnir si trasformò in un drago per essere poi ucciso da Sigurd. Nelle leggende e nei miti del ciclo arturiano le metamorfosi hanno un ruolo importante; l'artefice di molte di esse (tra cui quella fatale grazie a cui si deve il concepimento di Re Artù) era il proteiforme Merlino.
In tempi più recenti, racconti di metamorfosi appaiono, per esempio, in Stevenson e Kafka.
Il tema dei mutaforma si trova anche nella letteratura di consumo e di genere, dalla fantascienza (in cui il mutamento di forma è spesso reso possibile da una tecnologia) al fantasy ai fumetti e all'horror (questi due generi spesso riprendono temi tradizionali, mitologici o folcloristici).
(continua...)


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