Ricordo che alle elementari la maestra mi designò il ruolo di Ponzio Pilato, alla recita di natale.
Un personaggio che in seguito e' sempre stato "emblematico" per quel che riguarda la mia vita ed il mio essere.
L'emblema e' rappresentato propio dal ruolo che ricopriva Ponzio Pilato e della sua scelta di lavarsi le mani di fronte alle pressioni dei "poteri forti".
Inutile dire che i "poteri forti" erano rappresentati dai soliti noti "super sapiens" che già da allora si nascondevano tra le fila degli ebrei senza essere ebrei (usando poi gli ebrei come copertura o come capro espiatorio).
Ponzio Pilato era il console che doveva amministrare il territorio, ne piu' ne meno come un capo-ministro che debba amministrare una nazione.
Da allora le cose non sembra siano cambiate, l'Italia come qualsiasi nazione deve rispettare il volere dei "poteri forti" e pure se non fossero con loro d'accordo, i politici italiani non potrebbero far altro che dire io me ne lavo le mani.
Un politico che abbia scrupolo penserebbe cosi':
Io vedo che e' sbagliato questo, ma devo eseguire il volere dei "poteri forti", altrimenti rischierei di ritrovarmi a dover gestire una sommossa popolare o addirittura di finire estromesso dal mio ruolo (come successe con Berlusconi che fu' costretto a dimettersi pervia delle pressioni euopee di Francia e Germania...).
Dunque non e' l'azione di Ponzio Pilato di "lavarsi le mani" a dover essere giudicata, ma guardare verso quelle pressioni che costringono l'individuo a tirarsene fuori.
Chi costringe l'essere umano a girare la testa dall'altra parte, chi fa' il bullo? Chi alimenta la paura di agire secondo coscienza?
Solo quando cominceremo a puntare il dito sui reali responsabili capiremo che l'omertà di Ponzio Pilato non e' la causa della morte del "Cristo" ma la conseguenza di un sistema corrotto fin dalle fondamenta.
Ezio Porto
Un personaggio che in seguito e' sempre stato "emblematico" per quel che riguarda la mia vita ed il mio essere.
L'emblema e' rappresentato propio dal ruolo che ricopriva Ponzio Pilato e della sua scelta di lavarsi le mani di fronte alle pressioni dei "poteri forti".
Inutile dire che i "poteri forti" erano rappresentati dai soliti noti "super sapiens" che già da allora si nascondevano tra le fila degli ebrei senza essere ebrei (usando poi gli ebrei come copertura o come capro espiatorio).
Ponzio Pilato era il console che doveva amministrare il territorio, ne piu' ne meno come un capo-ministro che debba amministrare una nazione.
Da allora le cose non sembra siano cambiate, l'Italia come qualsiasi nazione deve rispettare il volere dei "poteri forti" e pure se non fossero con loro d'accordo, i politici italiani non potrebbero far altro che dire io me ne lavo le mani.
Un politico che abbia scrupolo penserebbe cosi':
Io vedo che e' sbagliato questo, ma devo eseguire il volere dei "poteri forti", altrimenti rischierei di ritrovarmi a dover gestire una sommossa popolare o addirittura di finire estromesso dal mio ruolo (come successe con Berlusconi che fu' costretto a dimettersi pervia delle pressioni euopee di Francia e Germania...).
Dunque non e' l'azione di Ponzio Pilato di "lavarsi le mani" a dover essere giudicata, ma guardare verso quelle pressioni che costringono l'individuo a tirarsene fuori.
Chi costringe l'essere umano a girare la testa dall'altra parte, chi fa' il bullo? Chi alimenta la paura di agire secondo coscienza?
Solo quando cominceremo a puntare il dito sui reali responsabili capiremo che l'omertà di Ponzio Pilato non e' la causa della morte del "Cristo" ma la conseguenza di un sistema corrotto fin dalle fondamenta.
Ezio Porto
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