Quando un uomo,una donna, una famiglia fuggono da un paese, in cerca di serenità e affrontano un viaggio dove mettono in gioco le proprie vite nella speranza di un futuro migliore, non dovrebbero trovare mai porti chiusi. Ma accogliere significa anche sapersene farsi carico.
Accogliere non significa entrate e poi chi si è visto si è visto.
Se siamo in un Europa unita, sbarcare in Italia deve significare sbarcare in Europa, e tutte le nazioni del continente dovrebbero in egual misura distribuirsi gli sbarchi, ed una volta accolte queste persone dovrebbero accompagnarle fino alla completa integrazione.
Si dovrebbe poi anche considerare che cosa spinga queste anime a lasciare le loro case, le loro cose, spesso anche i loro affetti ed intervenire al nocciolo del problema.
Vietare guerra e povertà nel mondo, combattere affinché queste piaghe restino brutti ricordi è un dovere civile e morale di tutte le nostre istituzioni, senza nessuna eccezione di bandiera e partito.
Chi usa gli sbarchi per politicizzare questo problema, lo fa sapendo di agire in cattiva fede.
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