QUANDO GLI DEI LASCIARONO LA TERRA

 


Cosa ci dicono i due storici romani Giuseppe Flavio(giudeo-romano) e Publio Cornelio Tacito in relazione a presunte "divinità celesti"?

Nel lavoro "Guerra giudaica" di Giuseppe Flavio (Libro VI, 296-298), leggiamo un racconto davvero inatteso (la vicenda si svolge in Giudea nel periodo in cui i Romani stavano procedendo alla conquista della terra di Canaan e in particolare di Gerusalemme): «Non molti giorni dopo la festa, il ventuno del mese di Artemisio, apparve una visione miracolosa cui si stenterebbe a prestar fede; e in realtà io credo che ciò che sto per raccontare potrebbe apparire una favola, se non avesse da una parte il sostegno
dei testimoni oculari, dall’altra la conferma delle sventure che seguirono. Prima che il sole tramontasse, si videro in cielo su tutta la regione dei carri da guerra e schiere di armati che sbucavano dalle nuvole e circondavano le città. Inoltre, alla festa che si chiama la Pentecoste, i sacerdoti che erano entrati di notte nel tempio interno [di Gerusalemme, N.d.A.] per celebrarvi
i soliti riti riferirono di aver prima sentito una scossa e un colpo, e poi un insieme di voci che dicevano: “Da questo luogo noi ce ne andiamo”». Se, in relazione a questo evento specifico, volessimo mettere in dubbio la serietà e l’attendibilità dello storico giudeo-romano, dovremmo però coerentemente rassegnarci a fare altrettanto con il più importante storico romano, Publio Cornelio Tacito (56-120 d.C.), che nella sua opera monumentale Historiae (5,13) conferma il tutto: «S’erano verificati dei prodigi; prodigi che quel popolo, schiavo della superstizione ma avverso alle pratiche religiose, non ha il potere di scongiurare, con sacrifici e preghiere. Si videro in cielo scontri di eserciti e sfolgorio di armi e, per improvviso ardere di nubi, illuminarsi il tempio. S’aprirono di colpo le porte del santuario e fu udita una voce sovrumana annunciare: “Gli dèi se ne vanno!” e intanto s’avvertì un gran movimento, come di esseri che partono»

Tratto da "Antico e Nuovo Testamento libri senza Dio" di M.Biglino 

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