GUELFI E GHIBELLINI COME ANGIOINI E ARAGONESI

 


LA STORIA SEGRETA DEGLI ITALIANI (parte 52)
GUELFI E GHIBELLINI - ANGIOINI ED ARAGONESI
Lo scontro duale tra Enkiti ed Enliliti che trovò comunione d'intenti nella chiesa (una tregua), continuò su altri fronti: le insurrezioni alimentate dai Guelfi (enkiti) e dai Ghibellini (Enliliti) che nel frattempo avevano fondato dei veri e propri partiti politici, e lo scontro tra le famiglie nobili degli Aragonesi e degli Angioini su chi dovesse governare il regno di sicilia.
Il Papa, cercò di insediare al trono del Regno di Sicilia Carlo I d'Angiò (enkita), fratello del re di Francia. Carlo trovò però l'opposizione di Manfredi, figlio di Federico II (Enlilita), che inizialmente ottenne una serie di successi, tanto che il partito ghibellino si affermò in molti comuni italiani, primo tra tutti Firenze: le milizie guelfe (enkite) della città furono sconfitte dai Ghibellini (enliliti), aiutati dalle truppe dello stesso Manfredi.
Costui fu tuttavia sconfitto pesantemente da Carlo d'Angiò, provocando un improvviso crollo del partito ghibellino in tutta Italia.
A causa dell'esoso fiscalismo degli Angioini (che misero ai posti di comando numerosi baroni francesi), nel 1282 la popolazione di Palermo insorse, chiamando in loro aiuto Pietro III d'Aragona, genero di Manfredi, che dichiarò guerra agli Angioini, dando così inizio ai Vespri siciliani che si conclusero soltanto nel 1302 con la Pace di Caltabellotta, in seguito alla quale la Sicilia si sarebbe staccata dall'Italia meridionale, diventando un regno indipendente sotto la dinastia Aragonese-ENLILITA


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"...siamo i pagliacci e voi i bambini..."