LE ORIGINI DI CHI CI COMANDA: GLI ALERAMICI

 


L'ORIGINE DI CHI CI COMANDA: GLI ALERAMICI
Gli Aleramici un'importante famiglia di Semidei, fuggita in Francia dopo la caduta dell'impero romano, tornarono in Italia secoli dopo, sotto la "copertura" del titolo nobiliare (nel frattempo come al solito gli italiani non avevano conservato memoria di nulla). Si stabilirono principalmente in Piemonte e Liguria, ma diversi rami della famiglia emigrarono anche in Sicilia e Calabria.
Il capostipite di questa famiglia si chiamava Aleramo, della parte di Enki, fu fedele dapprima ai re d'Italia che appartenevano alla frangia Enkita, ma, in seguito, si alleò all'imperatore Enlilita Ottone I di Sassonia.
Dal dominio originario di Aleramo discenderanno nei secoli seguenti numerose dinastie sovrane, che governarono vaste aree dell'Italia nord-occidentale con il titolo di marchesi.
Nel corso del XII secolo i marchesi Aleramici di Monferrato assursero un ruolo di protagonisti: Guglielmo V detto il Vecchio, fu uno dei comandanti della Seconda crociata. Schierato sul fronte Enlilita come sarà poi sempre tutto il suo casato.
Tra i suoi quattro figli, Bonifacio I degli Aleramici fu uno dei capi della Quarta crociata e fondò il Regno di Tessalonica nel 1204, mentre il nipote Baldovino V fu' sovrano del Regno di Gerusalemme.
Dopo il sostanziale fallimento dei tentativi espansionistici in Oriente, il ramo principale si estinse nel 1305, mentre le numerose altre dinastie aleramiche minori, che in vece in sordina continuarono a seguire l'ideologia Enkita della libertà dell'uomo, proseguirono invece a lungo la loro storia.
Fu' propio questa liberalità dei marchesi, che li rese celebri e apprezzati nell'ambiente letterario europeo, come testimoniano gli elogi di Dante Alighieri nel Convivio e, in tempi più recenti, di Giosuè Carducci.
Ad oggi il cognome e' coi' diffuso in tutto il territorio italiano che non e' facile dedurre chi possa pretendere di avere reali discendenze divine. Probabilmente nel corso dei secoli i marchesi si sono "mescolati" a uomini e donne del popolo, facendo di fatto scomparire ogni possibilità per noi curiosi, di risalire all'origine.


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