Tutto sommato, la Persona non è nulla di “reale”, è un compromesso fra l’individuo e la società su “ciò che uno appare”. L’individuo prende un nome, acquista un titolo, occupa un impiego, ed è questa o quella cosa. In un certo senso ciò è reale, ma in rapporto all’individualità del soggetto in questione è come una realtà secondaria, un mero compromesso, diviene un sogno in cui talvolta altri partecipano ancor più di lui. Poichè la nostra mente – conformemente allo stile occidentale – guarda soprattutto all’esterno, così le cose interiori ho al buio. La Persona è un complicato sistema di relazioni fra la coscienza individuale e la società, una specie di maschera che serve da un lato a fare una determinata impressione sugli altri, dall’altro a nascondere la vera natura dell’individuo. La costruzione di una Persona collettivamente conveniente è una grave concessione al mondo esteriore, un vero sacrificio di sé, che costringe l’Io a identificarsi addirittura con la Persona, tanto che c’è della gente che crede sul serio di essere ciò che rappresenta. La tua maniera di vedere diventerà chiara solamente quando riuscirai a guardare dentro il tuo cuore. Chi guarda fuori sogna; chi si guarda dentro, si risveglia.”
(Carl Gustav Jung)
(Carl Gustav Jung)
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