LA REALTA' SIMULATA E IL DEJA-VU

 


Il déjà-vu, è un fenomeno psichico rientrante nelle forme d'alterazione dei ricordi: esso consiste in fatti totalmente casuali di cose, animali o persone che entrano in contatto col soggetto, che provocano la sensazione di un'esperienza precedentemente vissuta (déjà-vécu).

Il termine fu coniato ne L'Avenir des sciences psychiques di Boirac, revisione di un saggio che scrisse da studente all'Università di Chicago.

L'esperienza del déjà vu è accompagnata da un forte senso di familiarità, ma di solito anche dalla consapevolezza che non corrisponde realmente ad una esperienza vissuta sullo stesso spazio-tempo,

quindi viviamo questo fenomeno, con un senso di "soprannaturalità", "stranezza" o "misteriosità".

L'esperienza "precedente" spesso l'attribuiamo ad un sogno. In alcuni casi invece c'è una ferma sensazione che l'esperienza sia "genuinamente accaduta" nel passato.

La difficoltà di riprodurre in laboratorio il fenomeno del déjà vu rende molto difficili la ricerca e gli studi empirici, dunque un fenomeno che percepiamo tutti ma che resta inspiegato.

Se dovessimo avallare l'ipotesi di una realtà simulata, potremmo anche attribuire questo fenomeno ad errori della matrix, bug di sistema, dove per brevissime frazioni di secondi, la nostra realtà attuale che stiamo sperimentando, slitta su realtà precedenti.

Dopotutto, se noi viviamo e riviviamo la stessa vita in loop (se ricordate in un articolo precedente, avevo ipotizzato l'eventualità che la reincarnazione in altri copri o in altri tempi non potrebbe mai avvenire, ma avallavo l'idea di un reset continuo della nostra vita, come un disco incantato, fintanto che noi non ne avessimo avuto consapevolezza), probabilmente il deja-vu potrebbe essere un errore che non dovrebbe apparire cosi' anomalo od inspiegabile.

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