IL FANTASMA INTRAPPOLATO IN UN TEMPO "PASSATO"

 


Io non ho mai visto un fantasma, purtroppo o per fortuna.
Ma da quello che si conosce posso giungere a delle mie personali deduzioni.
Ogni volta che si entra in contatto con un fantasma, un defunto, durante sedute spiritiche o in luoghi infestati, non avviene mai uno dialogo in termini logici e continui.
Ci si ferma sempre su "si" "no" o risposte singole e qualche volta di difficile comprensione.
Questo mi porta a concludere che non vi e' reale coscienza nel fantasma, ma solo un energia statica, che e' rimasta nel nostro spazio tempo, dopo che la persona e' morta.
Potremmo paragonare il fantasma ad una traccia di un file ormai cancellato, che in qualche modo viene ancora conservata sul supporto usb (o cd od altro supporto).
Dunque noi sperimentiamo attravero l'avatar del nostro corpo questo gioco-spazio-tempo, quando moriamo, la nostra esperienza viene resettata, pronta per ripartire da zero, oppure se abbiamo concluso il gioco, pronti per tornare a casa.
Ma quelli che restano dopo di noi, vivono lo stesso nostro "spazio" non il tempo chiaramente (perche' appunto sono dopo di noi) nello spazio appunto, lo spazio dove si svolge il gioco e le nostre.
Il software-vita-simulata dunque, potrebbe conservare tracce della nostra esistenza che si e' svolta, tracce che sarebbero dovuto essere completamente cancellate, ma che appunto per qualche "bug" del sistema restano occasionalmente ancora impresse.

Ezio Porto

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"...siamo i pagliacci e voi i bambini..."