ZIZZANIA E TERRORISMO MEDIATICO

 


«Gesù disse: Il regno del Padre è come un uomo che aveva [buon] seme.
Il suo nemico venne di notte e piantò zizzania in mezzo al buon seme.

L'uomo non permise che togliessero la zizzania.
Disse loro: Che non andiate a togliere la zizzania, e togliate con essa il grano.
Poiché il giorno del raccolto la zizzania sarà palese; saranno presi e bruciati.»

(Vangelo di Tommaso, 57)

Nella "semina" delle informazioni, il giornalista corretto getta i semi della verità, perché vuole un buon raccolto ( affinché la verità prosperi), ma giornalisti scorretti, al soldo del potere, diffondono nel campo seminato della verità, menzogne che distorcono, creano odio e divisione tra il popolo.

L'uomo saggio. tuttavia, non desidera rimuovere la menzogna seminata a reti unificate dai giornalisti del pensiero unico, perché così facendo creerebbe ancora più caos, rischiando allo stesso tempo di rimuovere anche le informazioni, le notizie veritiere.

Ecco perché la zizzania (le menzogne) vengono lasciate maturare assieme al grano (la verità), affinché al tempo del raccolto le due informazioni siano facilmente distinguibili.

Allora e solo allora, distinguere il bene e il male, la menzogna dalla verità, sarà facile, ed il terrorismo mediatico sarà gettato via, impotente, affinché non nuoccia più alle coscienze.

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"...siamo i pagliacci e voi i bambini..."