LA CADUTA DEL GIGANTE E LA FINE DELL'ANARCHIA MILITARE

 


LA STORIA SEGRETA DEGLI ITALIANI (parte 26)

LA CADUTA DEL GIGANTE E LA FINE DELL'ANARCHIA MILITARE

Cosi' gli eserciti si riunirono sotto la guida dell'imperatore Gigante Massimino, questi in accordo con il gruppo di comando dei Super Sapiens di Mediolanum, divulgò l'ordine di marciare tutti su Roma.

Nel frattempo i Semidei stanziati a Roma avevano già preparato l'imboscata per trarre in inganno sia i generali degli eserciti ribelli, sia lo stesso imperatore Massimino; il qquale aveva ormai compiuto il suo scopo e doveva essere perciò eliminato, prima che la bramosia di potere potesse nuovamente portare l'esercito (sotto il suo comando) a ribellarsi.

I numerosi eserciti ribelli giusenro dunque nelle prossimità di Roma e Massimino consegnò il suo esercito nelle mani dei nuovi generali promossi dai Super Sapiens.

Fu' durante la notte in cui l'esercito convinto di aver occupato Roma (in realtà era stato lo stesso esercito ad essere stato occupato e riassorbito) che l'imperatore Gigante Massimino fu' assassinato nel suo accampamento, assieme al figlio Massimo, mentre i due erano coricati sotto la tenda (10 maggio 238) da alcuni sicari ben addestrati, mandati appunto da coloro che avevano architettato tutto questo geniale piano, e mettere dunque fine all'anarchia militare.

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Considerate pura follia tutto quello che leggerete in questo gruppo se avrete la necessità di aggrapparvi alle Vostre certezze.
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"...siamo i pagliacci e voi i bambini..."