La sinistra ha abilmente camuffato le sue radici, con una falsa facciata che ha portato avanti fino ai giorni nostri: ossia quella di essere dalla parte del popolo.
Abbiamo visto come in realtà storicamente il popolo ed i movimenti popolari sono sempre stati identificati con la destra e che la sinistra ha sempre cercato di preservare lo status sociale di una certa minoranza, ossia quella dei Semidei, sotto le mentite spoglie del "buonismo" e del "bene comune".
Quando il "commonwelth" cominciava a predisporre il nuovo ordine mondiale, si pensò come ho già scritto negli articoli precedenti, di basarlo questa volta sulla tecnologia e non piu' sull'agricoltura.
Fu' cosi' che nacque la rivoluzione industriale. Da un'idea dei Super Sapiens o Semidei (fenici, ashkenaziti, rettiliani...) di cambiare i paradigmi sociali del tempo, trasportando la mandria umana dalla campagna in addensamenti urbani chiamati città.
Chiaramente non tutti accettarono di buon grado questi cambiamenti, dai grandi spazi, l'uomo doveva abituarsi a vivere tra quattro mura, in condizioni igieniche critiche, e lavorare tra fumi e alte temperature.
La vita della campagna e dell'agricoltura, sebbene fosse anch'essa faticosa e lontana dall'idea di libertà, perlomeno permetteva all'uomo di produrre da se il propio sostentamento; l'uomo produceva il cibo di cui nutrirsi, mentre nelle città, l'uomo faticava per avere il denaro per comprarsi il cibo....Senza considerare l'insorgere delle malattie dovute alla vita al chiuso negli appartamenti e nelle fabbriche in paragone alla vita precedente che conducevano all'aria aperta tra la natura.
Ci furono molte proteste e nacqueso i famosi "luddisti" ossia coloro che si opponevano all'avvento tecnologico delle macchine e sponsorizzavano un ritorno alla libertà.
Questi movimenti popolari naturalmente erano di "destra" e venivano sostenuti anche dai Super Sapiens che si rifacevano all'idelogia dei Populares romani, nonche' alle idee di Enki il creatore, che voleva concedere all'uomo la dignità divina di autodeterminarsi.
A sinistra restavano gli Optimates, la parte dei SuperSapiens che invece si rifacevano ai dictat del creatore Enlil, ossia quello di considerare l'uomo, per quello per cui era stato fatto, lavorare e servire i Semidei nel compito di ordinamento mondiale.
Cosi' quando la parte Enliliana, di sinistra cominciò a veder seri rischi all'attuazione del piano tecnologico, s'inventarono abilmente i "sindacati".
Promisero posti da dirigente e coordinatori ai leader umani tra i "luddisti" in cambio della cessazione delle proteste.
Fu' cosi' che storicamente, durante la rivoluzione industriale, nacquero i sindacati, di sinistra chiaramente, che spostarono l'asse delle richieste da "vogliamo la libertà" a "vogliamo piu' diritti".
Se ancora non vi ho chiarito il quadro, l'uomo mandria da protestare per avere la propria libertà, si ritrovo' rappresentato da un sindacato che non chiedeva la libertà dell'uomo ma un trattamento piu' dignitoso.
Invece di uscire dalla cella, ci concessero di abbellirla con fiori e quadri.
Ezio Porto.
(Continua....)
Abbiamo visto come in realtà storicamente il popolo ed i movimenti popolari sono sempre stati identificati con la destra e che la sinistra ha sempre cercato di preservare lo status sociale di una certa minoranza, ossia quella dei Semidei, sotto le mentite spoglie del "buonismo" e del "bene comune".
Quando il "commonwelth" cominciava a predisporre il nuovo ordine mondiale, si pensò come ho già scritto negli articoli precedenti, di basarlo questa volta sulla tecnologia e non piu' sull'agricoltura.
Fu' cosi' che nacque la rivoluzione industriale. Da un'idea dei Super Sapiens o Semidei (fenici, ashkenaziti, rettiliani...) di cambiare i paradigmi sociali del tempo, trasportando la mandria umana dalla campagna in addensamenti urbani chiamati città.
Chiaramente non tutti accettarono di buon grado questi cambiamenti, dai grandi spazi, l'uomo doveva abituarsi a vivere tra quattro mura, in condizioni igieniche critiche, e lavorare tra fumi e alte temperature.
La vita della campagna e dell'agricoltura, sebbene fosse anch'essa faticosa e lontana dall'idea di libertà, perlomeno permetteva all'uomo di produrre da se il propio sostentamento; l'uomo produceva il cibo di cui nutrirsi, mentre nelle città, l'uomo faticava per avere il denaro per comprarsi il cibo....Senza considerare l'insorgere delle malattie dovute alla vita al chiuso negli appartamenti e nelle fabbriche in paragone alla vita precedente che conducevano all'aria aperta tra la natura.
Ci furono molte proteste e nacqueso i famosi "luddisti" ossia coloro che si opponevano all'avvento tecnologico delle macchine e sponsorizzavano un ritorno alla libertà.
Questi movimenti popolari naturalmente erano di "destra" e venivano sostenuti anche dai Super Sapiens che si rifacevano all'idelogia dei Populares romani, nonche' alle idee di Enki il creatore, che voleva concedere all'uomo la dignità divina di autodeterminarsi.
A sinistra restavano gli Optimates, la parte dei SuperSapiens che invece si rifacevano ai dictat del creatore Enlil, ossia quello di considerare l'uomo, per quello per cui era stato fatto, lavorare e servire i Semidei nel compito di ordinamento mondiale.
Cosi' quando la parte Enliliana, di sinistra cominciò a veder seri rischi all'attuazione del piano tecnologico, s'inventarono abilmente i "sindacati".
Promisero posti da dirigente e coordinatori ai leader umani tra i "luddisti" in cambio della cessazione delle proteste.
Fu' cosi' che storicamente, durante la rivoluzione industriale, nacquero i sindacati, di sinistra chiaramente, che spostarono l'asse delle richieste da "vogliamo la libertà" a "vogliamo piu' diritti".
Se ancora non vi ho chiarito il quadro, l'uomo mandria da protestare per avere la propria libertà, si ritrovo' rappresentato da un sindacato che non chiedeva la libertà dell'uomo ma un trattamento piu' dignitoso.
Invece di uscire dalla cella, ci concessero di abbellirla con fiori e quadri.
Ezio Porto.
(Continua....)
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