ROMA VS CARTAGINE, SCONTRO FRA SEMIDEI

 


LA STORIA SEGRETA DEGLI ITALIANI (parte 13)
ROMA VS CARTAGINE -SCONTRO FRA SEMIDEI.
Il confluire delle piccole realtà italiche in un'unica organizzazione piramidale portò l'esercito dei Super Sapiens a divergenze e contrasti interni, l'organizzazione Romana si trovò a doversi confrontare con l'altra grande potenza del Mediterraneo Occidentale dei Super Sapiens: Cartagine.

Ufficialmente era Roma ad avere l'autorizzazione (dal comando di Mediolanum) a far confluire tutti sotto il proprio stendardo, ma dalle vicine colonie Greche molti Super Sapiens della "vecchia scuola" non vedevano di buon occhio le giovani nuove leve romane ed i loro modi di agire; per tal ragione spingevano affinché' fosse Cartagine con il leggendario comandante Annibale, a prevalere.

Le tre guerre che si scatenarono fra le due fazioni furono di inaudita ferocia e di notevole durata, naturalmente a perire furono gli uomini-soldato "comuni" usati come pedine su una scacchiera (come tutt'ora avviene in ogni guerra) e non il comando dei Super Sapiens di Roma o Cartagine.

La prima guerra punica scoppiò nel 264 a.C. allorché Roma inviò un piccolo contingente in soccorso di Messina, con l'intento di assicurarsi il controllo dello stretto di Messina, ambito però anche dai Cartaginesi, che decisero di reagire con la guerra.

La guerra finì, dopo alterne vicende, con la vittoria di Roma che poté così estendere il suo dominio annettendo Sicilia, Sardegna e Corsica al nuovo ordinamento.

La fazione di Cartagine (supportata dalla vecchia generazione greca dei Super Sapiens) non fu' del tutto sconfitta e rivolse le proprie mire espansionistiche oltre il territorio italico, precisamente in Hispania (Spagna).

Il comando di Mediolanum intervenne stipulando un patto di coesistenza con Cartagine; tuttavia, nel 218 a.C., dato che il generale Super Sapiens punico Annibale Barca attaccò la città di Sagunto, alleata di Roma, si decise di dichiarare nuovamente guerra a Cartagine.

Dopo una fase di stallo, durante la quale Roma poté riorganizzarsi, grazie alla politica attuata dal dictator Quinto Fabio Massimo, detto il temporeggiatore, le legioni romane subirono una pesante sconfitta contro Annibale nella battaglia di Canne (sono ancora visibili i resti di questa battaglia nella città di Barletta in Puglia).

Cosi' mentre Cartagine si espandeva anche grazie al continuo affluire di eserciti (uomini destinati al massacro fabbricati dai Super Sapiens Turchi e Grechi) e il temibile Annibale, i Romani, seppure provati, poterono lentamente ricostituire le proprie forze grazie al console Publio Cornelio Scipione, che ottenne diverse vittorie sui Cartaginesi in Hispania.

Roma riuscì ben presto a recuperare le città italiche, grazie al comando di Mediolanum che inviò contingenti di uomini da "massacro" tra i suoi celti, piu efficienti, piu' attrezzati e piu' intelligenti.

Nel 203 a.C. Scipione, conquistata la Spagna e ristabilita la situazione in Italia, sbarcò in Africa all'inseguimento di Annibale per tentare di eliminare definitivamente qualsiasi tentativo di ribellione.

Sconfitto Annibale, Scipione costrinse Cartagine a capitolare e ad accettare le dure condizioni di pace imposte da Roma e dal comando supremo di Mediolanum.

Ormai potenza egemone del Mediterraneo occidentale, Roma si organizzò per sterminare la vecchia classe dei Super Sapiens della Grecia per impedire loro di ostacolare nuovamente l'espansione del "nuovo ordinamento".

Fu' così che Roma divenne padrona del Mediterraneo.

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