NELSON MANDELA AL SERVIZIO DI SUA MAESTA' E DELL' ONU

 


Storia del Sudafrica (parte ultima)
Non potendo contare sull'appoggio del popolo Sudafricano che a gran voce avevano lottato per un indipendenza dall'oppressore, la corona Inglese cercò di manovrare l'opinione pubblica internazionale, creando dei movimenti contro l'Apartheid, potremmo trovare una straordinaria connessione con questo modo di fare "propaganda" e l'attuale movimento dei "Black lives matter" un movimento sicuramente poco spontaneo voluto dai democratici americani per abbattere gli spiriti sovranisti dei sostenitori di Donald Trump.

Nel 1973 le Nazioni Unite (fondate dai vari Rockfeller, Rotschild...) l'apparato politico che si prefigge di instaurare il nuovo ordine mondiale e di cui abbiamo già parlato, dichiararono l'apartheid un crimine contro l'umanità nello stesso anno (guarda caso) in cui il Sudafrica dopo intense battaglie aveva ottenuto la piena indipendenza dal Regno Unito.

Nacquero movimenti di opposizione nella comunità nera, finanziati naturalmente dal Regno Unito, fra cui il Congresso Nazionale Africano capitanato da un uomo appartenente alla massoneria inglese, ovvero Nelson Mandela.

Inutile nascondere che il Sudafrica indipendente, con le sue politiche sovrane, stava dimostrando al mondo che era capace di creare una crescita economica considerevole, contando su una banca nazionale ed una moneta sovrana. Una ricchezza economica e sociale che non si era mai verificata quando il paese era una colonia Inglese.

L'Apartheid escludeva le tribu' dalla vita politica del paese allo stesso modo come le tribu' escludevano i bianchi-boeri dalla loro, ma questo non comportava conflitti anzi le migliori qualità di vita dei neri sudafricani rispetto a quelle della popolazione nera nel resto del continente non era nemmeno lontanamente paragonabile.

Infatti lo stesso governo (ripeto indipendente) del Sudafrica godeva dell'appoggio delle tribu' di neri nativi che non volevano ritornare ad essere "merce" nelle mani Inglesi e che i loro territori fossero prosciugati dall'avidità della corona.

Ma come scritto sopra, gruppi organizzati, interni, finanziati dall'esterno, finirono per alimentare divisioni e scontri fintantoché il governo dovette aprire loro le porte del congresso, per far cessare i disordini.

Il 27 aprile 1994, Nelson Mandela fu eletto presidente, la sua elezione non fu mai pienamente condivisa dal popolo Sudafricano, ma pienamente appoggiata dal Regno Unito, fu un elezioni da molti giudicata fraudolenta (un po come le accuse che tutt'ora arieggiano sull'elezione di Biden).

Cosa e' cambiato dunque ai giorni nostri?

Le condizioni di vita per i neri sono divenute molto difficili, sono in molti ancora a rimpiangere i tempi dell'indipendenza e dei sogni di sovranità nazionale perduti.

Il governo sudafricano ha dovuto accettare le politiche economiche imposte del Fondo Monetario internazionale: si è fatto carico di pagare il debito internazionale creato dai precedenti governi, anche privatizzando molte imprese nazionali.

I servizi sociali (acqua, istruzione, sanità) non sono riconosciuti a tutti. Nelle periferie urbane i poveri non sono ancora cittadini a tutti gli effetti.

Naturalmente le risorse umane e minerarie del paese sono divenute di proprietà della Corona che provvede regolarmente a drenarle per i propri tornaconti personali.

Or dunque....Dio salvi la Regina... O no?

EZIO PORTO

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