Antartide, 60 anni fa il trattato che portò pace e scienza nel continente bianco
Ha reso possibili importanti scoperte ma ora, in vista della scadenza del 2041, preoccupano le rinegoziazioni con le tensioni sopite tra gli Stati che potrebbero riaccendersi. Ecco perché
30 Novembre, 2019
MILANO - Un trattato che trasformà l'Antartide in una terra di scienza e pace. Il primo dicembre torna l'Antarctica Day che quest'anno celebra il 60esimo anniversario del Trattato Antartico, l'accordo internazionale stipulato a Washington il primo dicembre 1959 per tutelare il continente bianco. I Paesi firmatari, saliti dai 12 iniziali ai 54 attuali, hanno così dato vita ad un unicuum nella storia del diritto internazionale, rendendo possibili scoperte cruciali per la salute del Pianeta come quella del buco dell'ozono.
Ma le tensioni politiche a lungo congelate rischiano di riaccendersi, in vista della scadenza del trattato prevista per il 2041, come spiega Antonio Meloni, presidente della Commissione Scientifica Nazionale per l'Antartide. "Le cose potranno essere rinegoziate e già si intravedono alcune difficoltà, considerato il malcelato interesse di alcuni Paesi per lo sfruttamento intensivo delle risorse ittiche e la crescente attenzione per la copertura glaciale del continente, che oggi rappresenta una preziosa riserva in cui si concentra il 70% dell'acqua dolce del Pianeta", rileva Meloni. "L'auspicio è che l'accordo possa essere salvaguardato, anche grazie al forte impegno delle nazioni che storicamente fanno ricerca in Antartide, Italia inclusa".
Ha reso possibili importanti scoperte ma ora, in vista della scadenza del 2041, preoccupano le rinegoziazioni con le tensioni sopite tra gli Stati che potrebbero riaccendersi. Ecco perché
30 Novembre, 2019
MILANO - Un trattato che trasformà l'Antartide in una terra di scienza e pace. Il primo dicembre torna l'Antarctica Day che quest'anno celebra il 60esimo anniversario del Trattato Antartico, l'accordo internazionale stipulato a Washington il primo dicembre 1959 per tutelare il continente bianco. I Paesi firmatari, saliti dai 12 iniziali ai 54 attuali, hanno così dato vita ad un unicuum nella storia del diritto internazionale, rendendo possibili scoperte cruciali per la salute del Pianeta come quella del buco dell'ozono.
Ma le tensioni politiche a lungo congelate rischiano di riaccendersi, in vista della scadenza del trattato prevista per il 2041, come spiega Antonio Meloni, presidente della Commissione Scientifica Nazionale per l'Antartide. "Le cose potranno essere rinegoziate e già si intravedono alcune difficoltà, considerato il malcelato interesse di alcuni Paesi per lo sfruttamento intensivo delle risorse ittiche e la crescente attenzione per la copertura glaciale del continente, che oggi rappresenta una preziosa riserva in cui si concentra il 70% dell'acqua dolce del Pianeta", rileva Meloni. "L'auspicio è che l'accordo possa essere salvaguardato, anche grazie al forte impegno delle nazioni che storicamente fanno ricerca in Antartide, Italia inclusa".
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